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Riccardo Garrone, presidente della Sampdoria, a tutto campo dopo la vittoria nel derby firmata Antonio Cassano. Il suo bilancio personale parla di cinque trionfi, un pari e tre sconfitte. Sconfitte che bruciavano e che Riccardo Garrone - come tutti i sampdoriani, ovvio - aveva mal digerito. La storia pallonara della città aveva quasi sempre detto il contrario. E ora, che il Doria e la sua gente sono tornati alla normalità, il presidente non può che esprimere tutta la propria gioia. «Vittoria magnifica, davvero grande - comincia ai microfoni di Samp TV nel post-partita della stracittadina -. È stata una grande partita, dura e difficile. Tutti i nostri ragazzi hanno messo in campo un impegno straordinario ed è stata una rivincita piena rispetto alla serie negativa del recente passato».
Rispetto. «Il Genoa ha giocato molto duro - continua Garrone stuzzicato sugli interventi fin troppo maschi degli avversari -, ammonizioni a parte, avranno fatto venticinque-trenta falli. Certo, sarebbe stato bello se ci fosse stato più rispetto. Ma pazienza. Mi rivolgo soprattutto a quel tifoso che in modo molto poco educato mi ha inondato di birra dal finestrino della macchina prima della partita. Ero fradicio. Questa birra genoana però ci ha portato fortuna perché in un paio di occasioni avevo visto la palla dentro e invece è uscita… Bene così».
Birra. «Samp a tutta birra per la Champions? Sì, sì, adesso lo si può dire - scherza il numero uno blucerchiato -. Non laverò questa camicia fino alla fine del campionato e spero che continui a portare bene. Adesso ci attendono solo scontri diretti, salvo uno col Livorno. Domenica contro il Milan ci aspetta una partita molto dura, ma se giochiamo così dobbiamo crederci, possiamo seriamente puntare alla Champions. Peccato per Gastaldello che non ci sarà per squalifica, ma abbiamo una difesa forte e un attacco altrettanto valido. Antonio è uscito ma sta bene: coi rossoneri ci sarà e sarà senz’altro pimpante, attento, pronto come nel derby».
Tessera. «Sono conscio che la tifoseria tra una Champions non certa ed il derby preferisca il derby. Uno l’abbiamo vinto, ora vedremo il secondo obbiettivo. Ma già che ci siamo - puntualizza Garrone - colgo l’occasione: sono rimasto abbastanza male da quanto avvenuto sabato a Bogliasco. Dire che la Sampdoria abbia tradito i suoi tifosi è una pura invenzione. È falso affermare che la società non li abbia informati dell’inizio delle procedure per la tessera del tifoso. Io comprendo ma non posso condividere l’opposizione da parte della tifoseria verso questo provvedimento. Però, d’altra parte, in tutti questi anni piccole frange di pubblico violente hanno creato le condizioni per cui il Governo imponesse questa legge. Sabato, d’altro canto, molti tifosi lasciando Bogliasco mi hanno assicurato che faranno la tessera, per essere in regola con l’abbonamento e non avere problemi in trasferta e nell’acquisto dei biglietti».
Appello. «Io mi rivolgo agli Ultras e dico che capisco le loro ragioni, ma non posso condividerle - prosegue il presidente doriano -. Ancora oggi sono stati gli ultimi, sciarpe a parte, a non aver fatto coreografia, a non esporre striscioni perché c’è una procedura da seguire. Purtroppo però tutto questo non serve a nulla. Si rischia solo di rimanere isolati ottenendo l’effetto contrario, dovendo rinunciare alle solite splendide coreografie, uniche di questa manifestazione straordinaria. Chiedo pertanto ai nostri ragazzi della Gradinata di rifletterci. I genovesi hanno sempre amato la propria identità e la propria indipendenza ma ci è sempre andata male. Già da quando Napoleone ha abolito la Repubblica di Genova e da quando, a metà Ottocento, i Savoia ci hanno "mazzuolato". Difendere la propria libertà non porta a nulla, la legge ci impone questo e dobbiamo rispettarla. Mi rivolgo a tutti - conclude -, mi appello al loro buon senso, nella convinzione che vi possa essere l’ennesima conferma nel poter continuare a sostenere che noi abbiamo una delle più belle tifoserie d’Italia».