La diocesi di Albenga e Imperia attacca, attraverso il quotidiano cattolico "L'Avvenire", l'arresto di don Luciano Massaferro, il 44enne parroco di Alassio rinchiuso da oltre una settimana in carcere a Chiavari con l'accusa di violenze sessuali su una sua bimba di 11 anni. "In questa triste pagina - scrive la diocesi - tre elementi oggettivi restano fissati, ad oggi, nel cuore e nella mente. Prima di tutto l'arresto di un sacerdote, che sembra essere condannato di un reato infamante, prima ancora che le indagini siano terminate e che un rinvio a giudizio e un processo penale siano stati celebrati sul suo conto. Ciò nonostante - scrive il quotidiano - sulle locandine delle edicole, sui quotidiani nazionali e locali, sui siti internet e social network più diffusi sono corsi, in questi giorni, titoli strillati a mò di sentenze con rito accelerato, tanto da suscitare seria preoccupazione e immediate prese di posizione". Nell'articolo si parla anche della presunta vittima: "Siamo stati bombardati da più parti, come un carosello pubblicitario, con la testimonianza di una minore, che sembrerebbe provenire da un contesto familiare noto e difficile, nel quale spesso, a detta di parecchi esperti della psichiatria infantile, ci si potrebbe convincere che sia vera una pura fantasia". La Diocesi critica quindi la Procura della Repubblica "che ha predisposto il fascicolo delle indagini senza aver ascoltato ad oggi neppure una volta chi del sacerdote potesse conoscere, giorno dopo giorno, non solo la sua crescita spirituale ma anche le ragioni della sua vocazione".
Cronaca
Don Luciano, attacco di Avvenire alla procura
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