La caduta di massi dal versante sovrastante ha causato la chiusura, nel tratto compreso tra la Val Fontanabuona e il valico della Crocetta, della SP 58 della Crocetta, in comune di Coreglia Ligure. Le altre situazioni che comportano qualche preoccupazione sono sulla SP 227 di Portofino. Sempre nel Tigullio orientale a Rapallo sulla SP 31 di San Martino di Noceto un muro di un privato è pericolante ed stato istituito un senso unico alternato a vista per evitare problemi ai veicoli in transito. Più problematiche invece quelle situazioni in cui il cedimento è avvenuto nella corsia a valle. Qui si è dovuto procedere, nei casi dove la carreggiata è più stretta, a istituire sensi unici alternati. Così è sulla SP 3 di Crocetta di Orero tra Pedemonte e il valico della Crocetta per un tatto di circa 20 metri ma anche sulla SP 24 di Lorsica, al chilometro 61 della SP 654 della Val di Nure in Val d’Aveto. Dove la carreggiata è più ampia si è proceduto a transennare come al chilometro 90 della stessa SP 654 e su due tratti della provinciale 72 di Alpepiana in comune di Rezzoaglio, sulla SP 586 sempre in Val d’Aveto. In Valle Scrivia sono segnalati molti rami spezzati e caduti per la galaverna.
Cronaca
Frane: Levante, chiusa una strada e disagi diffusi
1 minuto e 2 secondi di lettura
Ultime notizie
- De Rossi: “Genoa, sono tre punti vitali. Questi ragazzi sono una famiglia”
- Lo Spezia batte l'Entella a domicilio: Artistico ancora uomo derby
- Spaccata fallita al Bar Portello: tombino come ariete, quattro arresti nei caruggi
- Grave operaio colpito in faccia da quadro elettrico di una tonnellata
- Lettini e ombrelloni sul fondale dopo la mareggiata, titolare stabilimento denunciato: "Io cornuto e mazziato"
-
Dicembre al mare, sole e temperature primaverili... e c'è chi fa un bel bagno
11° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 08 Dicembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 07 Dicembre 2025
leggi tutti i commentiEx Ilva: costa più chiuderla che sanarla, ma tregua inutile senza l’aiuto di tutti
I 55 anni di San Benedetto e del “Gallo”, il prete che teneva le porte sempre aperte