Cronaca

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Ha evaso Iva in Italia per oltre 4 milioni di euro e imposte sui carburanti per più di 100 mila euro, sfruttando illecitamente le agevolazioni fiscali previste per le imprese operanti nel settore della nautica da diporto commerciale. L'evasione è stata però scoperta, nel corso di una verifica fiscale, dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Genova. Nei guai è finito un imprenditore svizzero residente a Londra. L'uomo aveva acquistato, al prezzo di circa 20 milioni di euro, uno yacht di 53 metri presso un cantiere ligure risultato estraneo all'evasione. La normativa prevede un regime impositivo più favorevole per chi, in possesso di determinati requisiti, svolga l'attività di noleggio o di affitto di imbarcazioni di quel tipo. L'imprenditore ha intestato lo yacht ad una società di comodo precedentemente costituita a Genova, di cui aveva nominato amministratore il suo autista e uomo di fiducia, un quarantacinquenne di nazionalità italiana. L'esame della documentazione e altri accertamenti su internet, hanno consentito alle Fiamme Gialle di scoprire che la società genovese è controllata da un'altra società, con sede nel Granducato di Lussemburgo, riconducibile al ricco uomo d'affari svizzero, che ha noleggiato lo yacht a sé stesso, direttamente o per il tramite di un'ulteriore società, di sua proprietà, con sede in uno Stato considerato "paradiso fiscale". Sono stati così detratti indebitamente i costi e l'Iva relativi all'acquisto dello yacht e delle dotazioni di bordo, tra cui costosissimi prodotti alimentari, ed è stato acquistato gasolio con accisa ridotta, per cui un pieno di carburante è stato pagato poco più di 55mila euro anziché 113mila. L'imprenditore e il suo autista sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria, per "sottrazione al pagamento dell'accisa sugli oli minerali" e per "dichiarazione fraudolenta mediante artifizi".