Cronaca

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Con l'accusa di omicidio volontario aggravato dal fatto di aver agito nei confronti di una persona con capacità psicomotorie, al momento del delitto, alterate dall'uso di alcool, il pm di Genova Enrico Zucca ha chiesto oggi il rinvio a giudizio per Luca Delfino, il 32enne di Serra Riccò accusato dell'omicidio di Luciana Biggi, la 36enne uccisa la notte del 28 aprile 2006 in vico San Bernardo, nel centro storico del capoluogo ligure. A Delfino, difeso dall'avvocato Riccardo Lamonaca, è contestato anche il reato di rapina della borsa e degli effetti personali della vittima. La conclusione delle indagini era stata resa difficile dalla mancanza di indizi sufficienti raccolti durante le indagini dagli investigatori della squadra mobile. In un primo momento, infatti, si era parlato di un'aggressione da parte di un gruppo di marocchini. L'esame autoptico effettuato sul cadavere aveva inoltre confermato la possibilità di un'aggressione multipla, anche se l'allora capo della squadra mobile di Genova, Claudio Sanfilippo, aveva sempre ritenuto Delfino colpevole dell'omidio Biggi, tanto da entrare in aperta polemica con lo stesso Zucca, quando decise di non confermare il fermo del giovane. Sanfilippo, dopo qualche mese, venne trasferito. Mentre Delfino, nell'agosto del 2007, uccise a Sanremo la nuova fidanzata, Antonietta Multari, accoltellandola più volte in mezzo alla strada. Per quel delitto la Cassazione ha recentemente confermato la condanna a 16 anni e 8 mesi nei confronti di Delfino La procura di Sanremo aveva impugnato la condanna del gup chiedendo l'annullamento della sentenza perchè riteneva troppo lieve la pena inflitta a Delfino, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Il pm aveva chiesto la condanna all'ergastolo.