Cronaca

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Sono otto gli avvisi di garanzia notificati dalla Procura di Sanremo. Nel fascicolo aperto dal pm Francesco Pescetto, sulla morte di Gianfranco Iemma e Francesco Mercurio, i due operai morti nella vasca dei fanghi di Riva Ligure, l'ipotesi di reato resta quella di omicidio colposo. "Un atto dovuto" chiarisce il pubblico ministero. Massimo riserbo sui nomi. Restano molti i particolari da chiarire sul decesso dei due cognati che nel pomeriggio di lunedì stavano lavorando a bordo vasca per ripulire la pompa ostruita della cisterna. Forse un malore, provocato da esalazioni tossiche, potrebbe aver causato lo svenimento e la successiva caduta dei due uomini all'interno della vasca. Solo l'autopsia, eseguita dalla dottoressa Simona del Vecchio, responsabile del Dipartimento di Medicina Legale dell'Asl 1 Imperiese, potrà dire la verità su come e perchè Gianfranco e Francesco siano morti. Intanto le perizie sul depuratore vanno avanti. I tecnici dell'Arpal stamane hanno prelevato un campione di liquidi dalla cisterna e i vigili del fuoco hanno controllato la quantità di ossigeno nella vasca che, a condizioni normali, non deve scendere sotto il 21%. Un valore al di sotto del quale sono necessarie speciali maschere per respirare: una protezione obbligatoria che i due operai in quel momento, forse, non avevano. (Lucia Pescio)