Cronaca

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Prima il silenzio, quello che ha caratterizzato tutta la giornata. E poi, all'arrivo della bara, un lungo applauso: così i "camalli" di Genova hanno salutato il feretro del console Paride Batini quando intorno alle 17.15 è arrivato nella sede della Compagnia Unica del porto di Genova. Quattro giovani camalli, tra cui il nipote Alessio, hanno portato la bara a spalle su per le scale, mentre intorno decine di persone, di varie generazioni, applaudivano. All'arrivo del feretro c'erano i viceconsoli Walter Marchelli e Antonio Benvenuti che hanno abbracciato la moglie di Paride, Rosa, vestita di nero e azzurro, e le figlie Silvana e Mirella e hanno ripetuto le condoglianze al genero Tonino e a suo figlio Alessio, l'unico della famiglia che lavora nella Compagnia. La bara, avvolta nel gonfalone della Culmv, è stata collocata al centro della sala; sui pannelli dietro l'altare, allestito per il rito che domani sarà celebrato da Don Andrea Gallo, sono stati appesi altri sette gonfaloni storici, mentre altri quattordici di fattura più recente sono esposti alla balconata. Don Gallo, in una intervista a Primocanale, ha anticipato che saluterà l'amico Batini dicendo. "Arrivederci Paride, arrivederci Bandiera Rossa".