Politica

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A causa della fiducia, nel maxiemendamento al decreto “milleproroghe” in discussione al Senato, non sono stati inseriti gli emendamenti elaborati dal Parlamento e relativi alla questione delle pensioni per l’amianto e dei dipendenti del Consorzio autonomo del porto di Genova. La notizia ha subito scatenato le reazioni dei pensionati e ex lavoratori del porto le cui pensioni sono oggetto di inchieste da parte della Procura di Genova, dell'Inps e dell'Inail. Alcuni assegni, nei mesi scorsi, sono già stati bloccati. L'emendamento avrebbe evitato che, almeno in attesa della fine dell'inchiesta, altre pensioni fossero congelate. I lavoratori genovesi sono subito scesi in piazza, bloccando il traffico in via Roma all'altezza della Prefettura. Stupore alla notizia è stato espresso dal presidente della Regione Claudio Burlando. "C’erano state assicurazioni precise da parte del governo – ha ricordato Burlando, che nei giorni scorsi aveva avuto contatti diretti con il ministro Sacconi e il sottosegretario Letta – e la cosa è molto grave, perché mette a repentaglio la pensione di centinaia, se non di migliaia di persone”. Burlando, che ha immediatamente indirizzato in questo senso una lettera a Sacconi e a Letta, chiede che “il governo e il Parlamento pongano al più presto rimedio a questo gravissimo errore”. Da Roma interviene il senatore del Pdl Giorgio Bornacin: "Ho ricevuto dal ministro Sacconi l'impegno a inserire l'emendamento stesso nel primo Decreto utile in presentazione alle Camere. Sacconi mi ha ribadito il suo totale accordo, comprendendo l'importanza e la gravità sociale della questione per la città di Genova, e per le altre città italiane".