Ergastolo: è la richiesta fatta stamattina dal Procuratore generale del tribunale di Genova, Luigi Lenuzza, al processo d'appello nei confronti di Roman Antonov e Maria Antonova, marito e moglie entrambi di origine russa, accusati di concorso nell'omicidio di un immigrato ucraino in un incidente stradale. I due avevano dato alle fiamme il corpo dell'ucraino, simulando la morte di Antonov, all'interno di un'auto con targa francese a Vasia, in provincia di Imperia. La moglie del russo aveva poi denuncianto la scomparsa del marito, dicendo che il cadavere bruciato era suo: i due speravano così di poter intascare i 100 mila euro dell'assicurazione sulla vita e godersela poi, insieme, altrove. Il piano dei due era stato però smascherato e Antonov venne intercettato e arrestato mentre si trovava a Nizza. In primo grado il 15 febbraio scorso la corte d'assise di Imperia condannò all'ergastolo Antonov, che ha 34 anni ed è detenuto nel carcere palermitano dell'Ucciardone, ed a cinque anni per favoreggiamento la moglie. Ora, in appello, la richiesta del procuratore generale di estendere l'ergastolo a tutti e due. Lenuzza ha anche chiesto il rinvio degli atti alla procura di Imperia, dove si svolse la vicenda, perché proceda per tentata truffa alla compagnia assicuratrice.
Cronaca
Delitto di Vasia, il pg chiede l'ergastolo per i coniugi Antonov
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