Politica

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"Si rischia in futuro il blocco dei finanziamenti statali ai porti": lo ha detto il presidente dell'Autorità portuale di Genova, Luigi Merlo, nel corso del consiglio comunale di oggi pomeriggio interamente dedicato al porto. "Si rischia che i fondi indiretti ai porti vengano considerati domani aiuti di Stato e quindi si blocchino i finanziamenti ai porti - ha detto Merlo - Siamo l'unico Paese in Europa con un meccanismo di finanziamento indiretto ai porti". All'inizio dell'audizione, chiesta da vari consiglieri di minoranza e caldeggiata dal sindaco Vincenzi, Merlo ha consegnato ai consiglieri comunali il piano portuale triennale approvato dal Comitato portuale. "C'é una crisi strutturale, non è una situazione d'ordinarietà - ha detto - serve un progetto di grande respiro visto che non c'é un imputato. L'imputato è il sistema che si è generato in questi anni". Merlo ha infatti spiegato che la legge 84 del 1994 non è stata del tutto applicata e che mentre il Cap era una struttura di gestione del porto di totale autonomia, l'Autorità ha un potere molto più limitato e ha citato una frase dell'allora presidente del Cap D'Alessandro "ho una bomba atomica e cercano di darmi un fucile a tappi". Merlo ha auspicato che vengano risolte le emergenze quotidiane con un alleggerimento burocratico; che sia emanato il regolamento dell'articolo 18 perché "oggi - ha spiegato - ogni Autorità emana le proprie regole che a Genova sono diverse da Savona o La Spezia" e che ci sia un'autonomia finanziaria. Fuori da Palazzo Tursi, prima del consiglio, alcuni lavoratori della Compagnia Unica hanno distribuito un volantino con il ritratto di un volatile che fa “Qua qua qua” e il riferimento a Marta Vincenzi. “Cosa ha da gridare la signora sindaco contro i lavoratori portuali?” chiede un camallo nella vignetta. “Non ti preoccupare, dei portuali non le interessa niente. Lei vuole solo le prime pagine dei giornali” rispondono il Consiglio di amministrazione e il consiglio dei delegati della Compagnia Unica.