Cronaca

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E' stata disposta per oggi l'autopsia sul corpo di Franco Vergassola, il pensionato spezzino di 73 anni rimasto ucciso il 1° maggio a causa del crollo improvviso di un pioppo sulla sua Fiat Palio mentre percorreva la provinciale di Sesta Godano, nell'alta vallata del Vara. Migliorano intanto le condizioni di Tosca Mutti, 72 anni, la moglie che si trovava al fianco della vittima al momento dell'incidente. La donna è ricoverata all'ospedale Galliera di Genova e ancora non sa della morte del marito. "La mamma era profondamente legata a papà - spiega franco, uno dei figli -; quando la pianta si è abbattuta sull'auto nessuno dei due ha avuto il tempo di capire cosa stesse accadendo: il volto di mio padre è rimasto sereno, come se dormisse. La mamma si è salvata perché i postumi di una frattura al femore la costringevano a viaggiare con il sedile abbassato, quasi sdraiata, per non dover piegare le gambe. E' stata una tragedia assurda". Franco Vergassola era conosciutissimo alla Spezia: per 43 anni aveva lavorato all'azienda che distribuisce acqua e gas, l'Acam, e prima di lui avevano lavorato alla stessa azienda il padre Luigi, e il nonno Stefano. "Erano dei pionieri - racconta un altro dei figli -; papà era nella squadra del pronto intervento ai tempi in cui si usciva con un carretto di legno, con le parti di ricambio delle tubazioni. Occorrevano due uomini, uno davanti e uno dietro al carretto: c'era una catena, si doveva tirare a mano, per procedere. Papà era orgoglioso di questa sua fatica, sentiva di aver contribuito alla crescita dei servizi in questa città".