Politica

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Genova sulle orme di Padova, la prima città italiana nella quale le coppie conviventi, sia etero che omosessuali, possono ottenere il riconoscimento anagrafico come famiglia fondata su vincoli affettivi. Il consiglio comunale della città veneta ha approvato una mozione che impegna il sindaco a istruire l’Ufficio comunale affinchè rilasci, su richiesta degli interessati, l’attestazione di famiglia anagrafica anche a chi non è sposato, ma riconosce di avere particolari legami affettivi. E a Genova il sindaco Marta Vincenzi, sollecitata dalla Lega Italiana Nuove Famiglie, rappresentata in Liguria da Cristina Morelli, si è detta pronta ad andare in questa direzione. Ma attenzione: si tratta di un provvedimento ben diverso dal registro delle coppie di fatto: "Non si tratta nè di Pacs, nè di Dico - ha spiegato Cristina Morelli - Sarebbe' un semplice riconoscimento a quelle coppie legate affettivamente, ma non da vincoli legalmente riconosciuti come il matrimonio. In questo modo, con il certificato rilasciato dal comune, è possibile che una persona assista il proprio compagno anche se non sposato, in caso di ricovero, e abbia gli stessi diritti dei familiari". Marta Vincenzi ha chiesto che il provvedimento sia condiviso da tutta la maggioranza di centrosinistra in consiglio comunale. A breve, dunque, partiranno una serie di confronti con le varie forze politiche per redigere una mozione con la quale si chiederà l’istituzione di questo provvedimento. Mozione che dovrà essere approvata dal consiglio comunale stesso. Si preannunciano nettissime spaccature sul fronte politico. (Davide Lentini)