Cronaca
Scontro auto-moto, muore carabiniere 36enne
1 minuto e 6 secondi di lettura
Secondo i primi rilievi della polizia municipale di Genova e la testimonianza di chi passava di lì, l’auto che proveniva da piazza dell'Annunziata ha svoltato all’improvviso per via Caffaro. Sebbene quella manovra non si possa fare. La potente moto guidata da Luca Panzironi, 36 anni, maresciallo dei carabinieri del Ros di Genova, era appena uscita dalla galleria Nino Bixio, proveniente da piazza Corvetto. All’improvviso il militare si è trovato di fronte la vettura che stava per imboccare via Caffaro. Ha provato a schivarla, a frenare. Ma l’impatto è stato inevitabile. Panzironi è stato catapultato dal sellino ed è finito a terra. È morto poco dopo, ancora sull’asfalto, nonostante i soccorsi prestatigli sul posto. Il conducente della vettura, un genovese di 60 anni, ha spiegato di aver seguito l’indicazione del suo navigatore satellitare che gli ha indicato di svoltare. Ma l’uomo non ha controllato se quella manovra era consentita. E ha girato. “E’ stata questione di un attimo – avrebbe detto, sotto choc, subito dopo lo scontro agli agenti della polizia municipale di Genova – ho svoltato all’ultimo minuto”. Panzironi ultimamente si era distinto per una brillante operazione contro il terrorismo islamico: era uno dei migliori marescialli del Ros di Genova. (Davide Lentini)
Sponsorizzate
Venerdì 19 Settembre 2025
A Genova Bolzaneto apre un nuovo punto vendita Ekom
Ultime notizie
- Salis: "Resto sindaca" ma alla Leopolda parla da premier e propone un Ministero del Futuro
- Ancora sangue nel centro storico: 20enne aggredito dal branco per aver difeso ragazze da molestie
- Napoli e Genoa in campo: Vieira sceglie. Le probabili formazioni. Live dalle 18
- Raffiche fino a 80km/h, allarme vento in Liguria
-
Il film della settimana: 'Duse', il crepuscolo di una delle più grandi attrici di sempre
- Treni, la beffa dell'alta velocità che in Liguria non esiste ma si paga
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?