cronaca

Tutto il palinsesto di giornata dedicato alla tragedia dell'esondazione del Rio Fereggiano
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Genova ricorda le 6 vittime della tragedia dell'alluvione del 4 novembre 2011. Sono trascorsi dieci anni da quella giornata di pioggia e acqua che travolse tutto e tutti. In pochi minuti l'onda di piena del rio Fereggiano si portò via Angela Chiaramonte, 40 anni; Evelina Pietranera, 50 anni; Serena Costa, 19 anni; Shpresa Djala, 23 anni, e le sue due figlie Gioia, 8 anni, e Janissa, un anno appena.

Primocanale ricorda quel giorno con una diretta e la docuserie 'La grande alluvione'

Il minuto di silenzio, la corona di fiori, le rose bianche, la cermonia e il canto dei bambini per non dimenticare chi da dieci anni non c'è più. Tutto davanti alla targa che ricorda uno a uno i nomi e l'età di chi ha perso la vita travolto dal Fereggiano. Il dolore fortissimo dei familiari delle vittime che dieci anni dopo raccontano la tragedia vissuta e quanto il sistema intero non avesse funzionato. Nel frattempo il processo ha portato alle condanne. La mamma di Serena Costa ha parlato di una "giustizia che c'è stata ma non completa" (Leggi qui).


Angelo Toffi ha perso la moglie Evelina, 50 anni travolta dalla piana. "Crescere i figli senza la mamma non è stato facile, la giustizia c'è stata, altre tragedie non l'hanno avuta" (Leggi qui).

Anche il marito di Angela Chiaramonte non è mancato al giorno del ricordo: "Le allerte sono sempre difficili: secondo me se una cosa non ti tocca non ti interessa così tanto, infatti molto spesso danno l'allerta e poi, magari, c'è il sole e allora la gente si lamenta che non era necessaria. Nel 2011, il giorno prima dell'alluvione il sindaco era stato invitato a chiudere le scuole ma non l'ha fatto. Ora piangiamo perchè non vennero chiuse" (Leggi qui).

L'onda del Fereggiano quel 4 novembre di dieci anni fa si portò via anche una Shpresa Djala e le sue due figlie Gioia, 8 anni, e Janissa. La nonna delle bambine ha partecipato alla cerimonia tornando nel luogo della tragedia e ha ringraziato per la vicinanza e l'affetto mostrato dalla città nonostante un vuoto incolmabile: "Sono dieci anni ma è come se fossero dieci giorni" (Guarda qui)


La cerimonia del 4 novembre è anche l'occasione per ricordare la vittima dell'alluvione di tre anni dopo, nell'ottobre del 2014 infatti a borgo Incrociati perse la vita Antonio Campanella. Come ogni anno la deposizione della corona di fiori in suo ricordo con il minuto di silenzio per non dimenticare anche lui, vittime della fuoria dell'acqua.


"I tanti bimbi dell’Istituto Comprensivo Statale Marassi che oggi hanno ricordato, insieme alla città intera, quel tragico 4 novembre di dieci anni fa, rappresentano il nostro futuro - sono le parole del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti
in onore del decennale-. Per loro abbiamo lavorato in questi anni affinché quanto accaduto non si debba più ripetere. Perché l’unico modo per rendere onore alle vittime di quella alluvione era mettere in sicurezza un territorio bellissimo ma altrettanto fragile, per poter guardare oggi negli occhi tutte le persone che tanto hanno perso in quella tragedia e dire loro: non succederà più."

"E' stata una tragedia e Genova non si dimentica delle tragedie - ha spiegato il sindaco Marco Bucci al termine della cermonia in via Fereggiano -. Abbiamo parlato con le famiglie, tra qualche settimana inaugureremo il nuovo parco all'interno del mercato di corso Sardegna dedicato proprio alle vittime dell'alluvione. Ora abbiamo una nuova procedura per le allerte che è una delle migliori in Europa, il nostro territorio ne ha bisogno. In questi anni stiamo facebndo molto per mettere in sicurezza i rivi, soprattutto quelli a monte che confluiscono, i fondi ci sono e ogni anni ne mettiamo in sicurezza 3-4" ha commentato Bucci che ha ricordato come dieci anni fa apprese della tragedia dai siti internet in quanto all'epoca viveva negli Stati Uniti (Guarda qui).

In piazza Galileo Ferraris, davanti alla targa commemorativa situata a pochi passi dalla sede dell'IC Marassi, la scuola dove andava una delle vittime, la piccola Gioia gli alunni della scuola hanno incontrato il comitato vittime dell'alluvione e subito dopo è stata la volta dell'inaugurazione della mostra "Le memorie dell'acqua" con i lavori degli studenti dell'istituto. Qui è stato piantato un albero di ulivo nel cortile

"La scuola è stata motore di tutto - ricorda l'assessore regionale all'Istruzione Ilaria Cavo -, la mostra mette insieme i racconti di chi all'ora era troppo piccolo e quelli dei più grandi, chi all'epoca aveva 8 anni ed era compagno di chi non c'è l'ha fatta. Ci sono i racconti di chi si è salvato che si intrecciano con quelle più tristi di chi non dobbiamo dimenticare. Ma il bello è il logo di questa mostra che è un dieci, un io che diventa un noi: all'interno tanti omini che lavorano per darsi una mano, c'è una lapide al centro ma che anche un fiore, ecco, questa è la lezione ci stanno dando i bambini" conlcude Cavo (Guarda qui)