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Dopo l'apertura, da parte del Tribunale fallimentare di Roma, del procedimento per la revoca ex articolo 173
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Nella giornata di lunedì 27 settembre da Roma si è sparsa l'indiscrezione - fondata - che il Tribunale fallimentare ha aperto un procedimento per la revoca ex articolo 173 dell'ammissione di Eleven Finance srl (la società immobiliare e cinematografica del gruppo Ferrero) al concordato preventivo, di cui è in programma per il prossimo 19 novembre l'adunata dei creditori. Il tam tam è corso in rete sino ad alimentare un'equazione - sbagliata - che ha messo in subbuglio la tifoseria blucerchiata, ovvero fallimento di Eleven Finance uguale fallimento di Holding Max e quindi della Sampdoria.



Come sempre in casi come questo (e non solo) Primocanale, già in possesso della notizia dalle prime ore della mattinata, ha voluto approfondirla, sviscerarla, conoscerla nei dettagli, anche attraverso la consulenza di esperti giuristi del settore per poter spiegare al proprio pubblico, con dovizia di particolari fondati e verificati, come stanno le cose. Non si "gioca" e non si "scherza" sulla pelle di migliaia di tifosi appassionati ed in ansia per le sorti del club.



Cominciamo con il sottolineare che l'iniziativa del giudice fallimentare è un atto dovuto, su impulso dei commissari, in quanto un creditore rilevante del concordato ha inviato al Tribunale una precisazione di credito sensibilmente più rilevante di quanto indicato nella contabilità e nel piano di Eleven Finance. Primocanale è in grado di rivelare che il creditore in questione sarebbe la banca svedese Hoist, la quale vanta un credito verso Eleven Finance di qualche decina di milioni di euro. Si tratta di un debito che Hoist aveva rilevato da un altro istituto di credito.



La diversità nelle somme inserite a piano e richieste è dovuta ad un contenzioso sulla cosiddetta debenza o meno di una parte dell'importo, che la società ritiene definita in riduzione di un accordo mentre il creditore ritiene sia dovuta nell'intero ammontare. Il creditore sarebbe comunque sia ipotecario che chirografo (non assistito da cause di prelazione ed in quanto tale concorrente con altri in condizione di sostanziale eguaglianza) per la parte di credito che reclama da Eleven.



I consulenti di Ferrero, secondo indiscrezioni, sostengono di avere appostato correttamente le voci e che quindi, pur essendo stato applicato il 173 dovutamente dal commissario, sarà possibile dimostrare nel dibattimento le ragioni già presentate. Eleven Finance è conseguentemente fiduciosa in una soluzione positiva della vicenda, stante anche la professionalità delle parti coinvolte, dai commissari al giudice delegato, nonché la volontà di tutte le parti in causa di giungere alla migliore soluzione possibile per i creditori sociali e per i posti di lavoro dei dipendenti coinvolti.



Nei mesi scorsi il Tribunale fallimentare di Roma ha dimostrato in più circostanze di avere una capacità di analisi e di sintesi importante e di avere in considerazione le sorti sia dell'azienda che dei creditori, specie in un momento come quello attuale in cui le previsioni, anche a breve termine, sono davvero complesse.



Sulla base di questa ricostruzione, da noi attentamente verificata,  è opportuno chiarire che al momento non esiste alcuna possibilità di fallimento per la Sampdoria. La piramide sociale del gruppo Ferrero prevede Holding Max azionista al 100% di Eleven e di Sport Spettacolo che a sua volta detiene quasi il 100% della società blucerchiata. Ne deriva che l'eventuale fallimento di Eleven (e il termine "eventuale" non è di compiacimento ma solo riconducibile al fatto che stiamo parlando di una procedura in atto, il cui esito non è scontato e verrà determinato sulla base di un confronto nelle sedi giudiziarie) dovrebbe prima coinvolgere Holding Max. Poi, semmai, il curatore incaricato anziché pilotare la Sampdoria al fallimento avrebbe tutto l'interesse, verrebbe da scrivere quasi ancora maggiore interesse, a vendere il club per "salvare" i creditori (tra cui banche e istituti di credito).


Ecco perché la situazione della società blucerchiata, per quanto non certo brillante (non si può mai escludere che in futuro la Sampdoria, come qualunque società, possa andare in difficoltà da sola) non dipende strettamente dal destino e quindi anche dal potenziale fallimento di Eleven Finance srl.