Cronaca

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Circola una inquietante leggenda metropolitana a Genova, da alcune settimane. Leggenda metropolitana o tragica verità? Ebbene, secondo questo venticello che potrebbe essere calunnioso come no, la giunta di centrosinistra dell’ex sindaco Beppe Pericu avrebbe lasciato in eredità alla compagna di partito, Marta Vincenzi una pesante eredità. Una montagna di debiti, secondo alcuni, una vera e impressionante voragine che farebbe tremare i polsi a qualunque amministratore.

La voragine è vera, stando ai rumors della opposizione, ma anche a qualche maligno compagno di partito che siede in Regione. E che tira fuori la storia del maxi-debito di Pericu ogni qualvolta si parla dei debiti della Regione Liguria.

Sarebbe interessante sapere se è vero. Ma per essere tranquilli e andarcene la sera a letto senza l’ ansia del debito comunale genovese, non bastano le assicurazioni del neo assessore al Bilancio che risponde ai giornalisti che tutto va secondo la norma.

A questo punto è indispensabile toccare con mano e vede con occhi. Insomma è bene per tutti che ci facciano vedere il bilancio, derivati compresi, per capire.

Perché questa storia misteriosa dei derivati della Regione e ora anche del Comune rischia di diventare uno schizzo di fango e conseguentemente di preoccupazione.

Bilanci alla mano, spieghi l’assessora Balzani come stanno le cose e se è una verità la storia del debito della giunta Pericu o una falsità, magari soffiata a arte dall’opposizione invelenita dalla cocente sconfitta.

Certamente la giunta che fu non ha lasciato in buono stato le casse comunali: la moltiplicazione di società, la creazione di società utili solo per scaricare debiti di altre, non ha giovato al risanamento. E ora la Vincenzi deve correre ai ripari con un’operazione di risanamento drastico, a cominciare dai faraonici consigli di amministrazione distributori di ottime prebende, che erano diventati il ricco capolinea di un esercito di trombati da ricompensare per la fedeltà alla causa. Dell’una e dell’altra parte.

Solo così, con la massima trasparenza, i cittadini potranno capire perché sono sempre chiamati a sopportare sacrifici. Abbiamo speso troppo (e forse male) nel passato? Peggio per noi, ora risparmiamo e tiriamo la cinghia. Sennò la leggenda metropolitana fa nascere i sospetti che tra compagni si coprano le magagne, alla faccia dei governati.

Non credo che sia così. Ma la trasparenza deve essere totale, nel bene e nel male. E allora, se l’opposizione dovesse chiedere lumi sulla situazione debitoria pregressa, come si dice in politichese, la giunta spieghi con dovizia di particolari e di numeri quello che sta accadendo. Una volta per tutte, per evitare che il calunnioso venticello si trasformi in una tromba d’aria che fa danni alla città.

Se così non fosse, come cittadino-contribuente avrei da ridire su scelte di contenimento delle spese che mi costringono a sacrifici, ma anche su spese per eventi futili o per operazioni che potremmo considerare un lusso quando la gente per tirare alla fine del mese deve fare i salti mortali.