cronaca

L'obiettivo è far tornare e far conoscere sempre più le caratteristiche
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Finestre aperte, tante auto parcheggiate e movimento. E' l'estate dell'entroterra ligure. Tutta la Liguria fa segnare un agosto da sold out ma non sono solo le Riviere. Turisti per lo più italiani ma anche stranieri hanno scelto di passare settimane nelle vallate dell'interno della Liguria, in mezzo ai parchi e ai monti, alla ricerca di un po' di fresco e di riposo immersi in mezzo alla natura. In Liguria non mancano borghi ricchi storia e fascino.

Dal Ponente al Levante il bilancio è più che positivo. Gite, camminate, escursioni, camperisti ma anche motociclisti di passaggio, proprietari di seconde case, esperti escursionisti e amanti della natura hanno riscoperto l'entroterra. Già l'estate del 2020, complice il Covid, c'era stato un vero e proprio boom che sembra proseguire anche quest'anno. La conferma arriva dai primi cittadini di alcune località dell'entroterra: dalla val Nervia alla val Bormida, passando per val Trebbia, val d'Aveto e val di Vara.

"L'estate sta andando molto bene - spiega il sindaco di Sassello - Daniele Buschiazzo -. Le ultime due estati hanno portato alla riscoperta dei nostri luoghi, un aspetto molto positivo soprattutto in un momento come questo aiuta a risollevare almeno in parte l'economia. Ma non solo fa anche conoscere queste zone a tante persone".

Spostandosi un po' più a Ponente si trova anche Castelvecchio di Rocca Barbena, piccolo centro che rientra tra i borghi più belli d'Italia. Un castello e il borgo medioevale. Storia e fascino naturale si uniscono. Anche in questo caso la presenza dei turisti è più che buona. "Sta andando bene, abbiamo per la prima volta realizzato il 'festival al contrario' che ha portato una buona quantità di turisti nel nostro borgo durante le serate - racconta il sindaco Marino Milani -. Da noi poi ci sono tanti stranieri, soprattutto scandinavi che qui hanno la loro seconda casa. Il loro mese è luglio, ma abbiamo anche tanti Genovesi, Piemontesi e Lombardi che vengono a passare qualche giorno qui da noi". Un mix di turismo stanziale e mordi e fuggi.

Anche a Dolceaqua nell'entroterra imperiese la stagione va più che bene. "B&B, ristoranti e strutture ricettive sempre piene. Fino al 20 agosto è tutto prenotato - spiega il sindaco Fulvio Gazzola. Da noi anche per vicinanza ci sono tanti francesi ma anche italiani e poi i turisti del Nord Europa: scandinavi, belgi e olandesi su tutti. Numeri importanti anche se non siamo ancora ai livelli del 2019 che per noi è stata la migliore stagione dal punto di vista turistico".


Rientrando verso Genova anche a Torriglia la stagione porta numeri soddisfacenti. "Sembra di essere in via XX Settembre a Genova - esordisce il sindaco Maurizio Beltrami -. Tante case aperte e illuminate, fino alla fine di agosto quando ci sarà la festa patronale, avremmo tante persone. Forse girano un po' meno in paese rispetto al passato ma si fanno le gite lungo i sentieri nei monti. In molti poi vanno al lago del Brugneto. Tendenzialmente sono italiani, ma ci sono anche stranieri di passaggio, tanti camperisti e motociclisti che si fermano da noi. Il 90% sono genovesi che vengono qui dalla città ma abbiamo anche Lombardi e Piemontesi".

Spostandoci nello spezzino anche Loris Figoli, sindaco di Riccò del Golfo, cittadina appena alle spalle della Spezia e dalle Cinque Terre fa il quadro della situazione: "La stagione è partita davvero con la fine del coprifuoco serale (21 giugno ndr). Ora c'è molta gente, tanti italiani e molti turisti tedeschi, francesi, olandesi. Le strutture stanno recuperando. C'è più gente nelle seconde case: più nuclei afferenti alle stesse famiglie le abitano più a lungo. Il problema è che, rispetto al passato, c'è incertezza sulle prenotazioni: vivono un po' tutti alla giornata. E' tutto più precario. Per settembre infatti c'è meno certezza perché in molti temono di non poter partire". L'emergenza Covid continua a preoccupare, più per le misure utili a contenere che non per la situazione sanitaria apparentemente. Numeri di presenza più o meno in linea con quelle del 2020, ma più bassi rispetto al 2019. Segno che la posizione anche delle zone dell'entroterra incide sul numero di turisti.

Non sono però solo rose e fiori. Alcune problematiche sono presenti e l'obiettivo sembra essere quello di trovare soluzioni capaci di attirare ma anche far conoscere a sempre più persone questi luoghi. "Servirebbero più iniziative da parte degli esercenti e più strutture ricettive. La gente che passa deve trovare dove fermarsi - racconta il sindaco di Castelvecchio di Rocca Barbena che punta il dito anche sulla burocrazia -. Dovrebbe essere più semplice e meno difficoltoso aprire un'attività".

A Dolceacqua si punta sulle escursioni, sulla ciclabile che colleghi direttamente al mare, sulla pulizia dei sentieri e sulle gite di trekking e a cavallo lungo l'Altavia dei monti liguri. Se il Covid da una parte porta dall'altra toglie. "Rispetto a due anni fa abbiamo dovuto ridimensionare le manifestazioni, avevamo iniziative quasi tutte le serate ora a causa dei limiti imposti dalle normative sono notevolmente calate" spiega il sindaco di Torriglia.

C'è poi un problema legato alle infrastrutture, accessibilità alle strade, pulizia delle stesse e non solo che interessa l'entroterra che poi nella stagione autunnale deve fare i conti con gli effetti delle piogge abbondanti. La lista di frane, lavori in corso (avviati, bloccati o ancota non partiti) è lunga e coinvolge praticamente tutte le vallate. "Con le possibilità e di strumenti di oggi bisognerebbe intervenire, non basta rifare il manto stradale, ci sono curve, cunette e frane lungo le strade, da noi poi capita spesso che si incastrino i camion, insomma i disagi ci sono. Ma sono aspetti che si potrebbero risolvere facilmente se si avesse la forza di intervenire" racconta il sindaco di Castevecchio Rocca Barbena. Già, il problema è il taglio di risorse che hanno subito negli anni le province che si occupavano di questi aspetti.

E poi ci sono le opere che stanno per partire e quelle in programma. Tra le prime il secondo lotto per i lavori che interesseranno la strada statale 45 in val Trebbia tra Montebruno e Torriglia. "E' tutto finanziato, manca solo una firma del ministro, speriamo che entro settembre si possa partire" racconta il primo cittadino di Torriglia. Mentre nello spezzino va avanti il progetto realizzato in convenzione con il comune di Vernazza per realizzare una strada bianca a servizio delle attività agricole della zona e a supporto della protezione civile per consentire al Comune di Vernazza di avere l'Aurelia a meno di 7 km di distanza. "L'obiettivo è recuperare due viabilità di cava" spiega il sindaco di Serrà Riccò Figoli. E' un'attività totalmente green che avrebbe un grande riscontro sia produttivo che turistico con percorso per le bici, per le gite a cavallo e accessibile anche ai disabili. Potrebbe essere una risposta forte e lungimirante".

Prospettive di crescita e miglioramento non mancano ma anche tante difficoltà che i cittadini che abitano questi territorio devono affrontare 365 giorni all'anno. Il problema è che dopo l'estate i turisti se ne vanno e i problemi per i residenti restano.