cronaca

La pioggia di Perseidi quest'anno potrebbe raggiungere picchi di 100 meteore l'ora
2 minuti e 7 secondi di lettura
La tradizione vuole che siano le lacrime versate da San Lorenzo durante il suo supplizio, gocce di dolore che scendono sulla terra e regalano fortuna a chi le vede. Dal punto di vista strettamente astronomico si chiamano ‘Perseidi’ e rappresentano uno sciame meteorico proveniente dalla costellazione di Perseo che la Terra si trova ad attraversare durante il periodo estivo nel percorrere la sua orbita intorno al Sole. Quando questi frammenti entrano nell’atmosfera lasciano scie visibili ad occhio nudo soprattutto dalla fine di luglio fino ad oltre il 20 agosto. C’è infine la versione popolare che le descrive – e così le conosciamo quasi tutti noi – semplicemente come ‘stelle cadenti’, pronti ad affidare loro, quando riusciamo a vederle, un nostro recondito desiderio. Sperando poi che ci portino fortuna nel realizzarlo.

In ogni caso, comunque la si voglia considerare, il 10 agosto siamo in tanti a metterci con il naso all’insù anche se in realtà per osservare con maggiori possibilità di successo le lacrime di San Lorenzo il consiglio che danno gli esperti è quello di aspettare un paio di giorni, il 12 o il 13, e cioè il loro picco (si parla di 90/100 meteoriti all’ora) dal momento che esiste un fenomeno che si chiama ‘precessione degli equinozi’ che fa cambiare in modo lento ma continuo l'orientamento dell’asse di rotazione della Terra e ha quindi spostato, sia pure di poco, la data tradizionale.

Come fare per vederle? Innanzi tutto occorre trovare un luogo possibilmente lontano dal centro città dove minore è l’inquinamento luminoso (a Genova Righi è il posto ideale) e guardare verso nord-est, nella direzione in cui sorge la costellazione di Perseo. Non serve nessuno strumento dal momento che le meteore si osservano perfettamente ad occhio nudo. Tra l'altro quest'anno la Luna Nuova è stata l'8 agosto, quindi nelle prossime notti sarà una falce crescente che tramonterà poco dopo il Sole non creando alcun disturbo con la sua luce. Si può iniziare a scrutare il cielo intorno alle 22 ma è meglio attendere che la costellazione di Perseo si alzi il più possibile perché più sarà alta, più stelle cadenti si potranno vedere. In altre parole, c’è il rischio di fare le ore piccole e proprio per questo occorre armarsi di santa pazienza. D’altronde, per le lacrime di San Lorenzo vale ciò che vale in assoluto: le cose belle bisogna sapersele conquistare.