Cronaca

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Emergenza rumeni a Genova: "In città ci sono ancora due accampamenti che preoccupano -dice l'assessore alla sicurezza Francesco Scidone- quello di via San Giovanni d'Acri e quello di via Greto di Cornigliano". Nel primo caso è già pronto da tempo un provvedimento del comune per intervenire e liberare le occupazioni abusive. Il blitz dovrebbe scattare la prossima settimana: “Stiamo accertando quanti bambini sono ospitati lì –spiega Scidone– Poi definiremo l’intervento con il comitato di sicurezza pubblica e quindi interverremo”. Sebbene a Genova la questione rumeni sia piuttosto circoscritta, dopo i fatti di Roma è tornata d’attualità. Tanto che nelle ultime ore il prefetto Giuseppe Romano si è incontrato con il questore Salvatore Presenti per analizzare il nuovo decreto firmato dal capo dello Stato, che assegna proprio ai prefetti maggiori poteri di intervento. E così la decisione di allontanare una ventina di romeni ora potrà essere resa immediata e sarà estesa a un numero maggiore di persone, oltre trenta. Con il vecchio provvedimento ci voleva un mese, ora si potrà procedere d’urgenza. I rumeni che saranno interessati sono per lo più prostitute e i loro sfruttatori, e comunque chiunque abbia comportamenti –dice il decreto– che vanno contro la tutela della dignità umana e i diritti delle persone. Saranno allontanati e non espulsi: questo prevede la legge per cittadini neo comunitari, come i rumeni. Vuol dire che saranno obbligati a lasciare l’Italia (e in alcuni casi a non tornare per almeno 3 anni); qualcuno ritenuto pericoloso sarà accompagnato a Malpensa per essere rimpatriato. “Nessuna fretta su quando scatteranno i provvedimenti –dice il prefetto- anche perché dovranno essere avvallati dal giudice di pace sulla scorta di reati ben precisi". (Davide Lentini)