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Da fuori si vede che sto bene fisicamente, però per preparare una partita mi ci vogliono 3 giorni. Non è facile, senti che qualcosa fisicamente è cambiato, e con me anche il calcio è cambiato tanto. Proseguire un altro anno? È difficile, ma vediamo. Vediamo un po’ dopo l’Europeo. Parlo spesso con ex compagni, come Stankovic, e mi dicono: ‘Gioca fino a quando ce la fai, tanto c’è sempre tempo per smettere’. Io non ho mai avuto tanti infortuni gravi, forse è proprio per questo che sto ancora bene. Io conosco il mio corpo e so cosa devo fare: se non faccio un certo tipo di lavoro non sono pronto a preparare certe partite”. Dichiarazioni rilasciate a Cronache di spogliatoio in cui Pandev ha parlato del suo rapporto molto bello col calcio Italiano e con Genova città che li ha conquistato.
IL COMMENTO
Il riarmo occasione per Genova, ma a Tursi tutti sono pronti?
Quella sommossa di Genova che segnò la fine del centrismo