Ci sarà una sola inchiesta per i tre filoni di indagine partiti dopo il crollo di Ponte Morandi: cinquanta gli indagati in tutto per i falsi report prodotti sui viadotti, le barriere fonoassorbenti e gli ammaloramenti delle gallerie senza manutenzione. La decisione della Procura di Genova è determinata a chiudere le indagini sui filoni paralleli a quello del crollo del Morandi del 14 agosto 2018 al più presto, presumibilmente entro l'estate, a fine giugno.Viaggerà invece da solo il processo per accertare le responsabilità del crollo di ponte Morandi che è costato 43 vittime e per il quale le indagini sono più avanti: i magistrati terranno quasi certamente separati il crollo della pila 9 da falsi report, gallerie e barriere fonoassorbenti.
Per il "processo madre" i tempi sono sempre più vicini: depositato nei giorni scorsi l'Acip, Avviso Conclusioni Indagini Preliminari, è ora tempo della richiesta di rinvio a giudizio per i 69 indagati oltre ad Autostrade e Spea.
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