Con alle porte le riaperture del fatidico 26 aprile in zona gialla i giovani provati da mesi di restrizioni e divieti avvertono sempre di più la voglia di movida e d'estate. D'altronde i neuropsichiatri confermano che i danni maggiori li stanno subendo loro, i ragazzi, e pure i bambini.Si spiegano così le tante segnalazioni di assembramenti giunte prima delle 22 alla centrale operativa della polizia locale da tutti i luoghi di ritrovo della movida sul mare, soprattutto nel levante di Genova: Boccadasse, Vernazzola, Monumento di Quarto e Nervi.
Ma come sempre il bicchiere si può vedere mezzo vuoto: appunto le segnalazioni di non rispetto delle distanze, o mezzo pieno, ossia che dopo le 22 con l'avvento del coprifuoco la situazione è tornata tristemente nella norma e la città è ridiventata deserta.
(Foto d'archivio)
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