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La formazione plurititolata di pallanuoto ricevuta dal Pontefice di origini liguri
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Udienza in Vaticano per la Pro Recco. Stamattina la plurititolata squadra di pallanuoto, orgoglio dello sport ligure e italiano, è stata ricevuta da papa Francesco I, radici liguri per ragioni familiari, visto che la madre era originaria di Santa Giulia di Lavagna.La delegazione recchelina era al gran completo, con presidente dirigenti e giocatori.

Di recente Bergoglio ha ricevuto altre tre formazioni sportive liguri: l'Iren Quinto, anch'essa iscritta al campionato di pallanuoto, lo Spezia Calcio e, per la seconda volta in pochi anni, l'Unione Calcio Sampdoria.

"Mai perdere la dimensione amatoriale dello sport": lo ha detto il Papa ricevendo in udienza la squadra di pallanuoto Pro Recco Waterpolo 1913. "Il vostro sport, la pallanuoto, non è facile, ma è interessante, ci vuole una disciplina per andare avanti. Io mi ripeto quando parlo con la gente dello sport. Dico due cose. Lavoro in squadra, la prima cosa. Nello sport - ha sottolineato Papa Francesco - la sconfitta più grande di uno sportivo è lavorare, giocare da solo, come diciamo noi in Argentina: 'morfarse la pelota', quando il pallone è solo per me. È 'mangiare il pallone'. Questo non va. Questo distrugge. Sempre in équipe". "E la seconda cosa: non perdere mai - ha proseguito il Papa - la dimensione amatoriale che è quella della 'mistica dello sport'. Quel pezzettino di amateur che ci deve sempre essere. Non perderlo, perché da lì viene la mistica. Sono le due cose che sempre dico: lavoro in squadra e dimensione amatoriale".