salute e medicina

Rallenta la campagna di vaccinazione con i medici di famiglia
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Il Covid viaggia rapidamente, e a Savona si registra un aumento sensibile dei contagi, tanto che il presidente della Liguria, Giovanni Toti, sta valutando la possibilità di attuare delle misure più restrittive nel ponente, mentre la regione resta in fascia arancione.


“L’incidenza è superiore al resto della regione e abbiamo cominciato alcune valutazioni. Siamo sotto la soglia dei 250 casi ogni 100 mila abitanti a settimana, quindi sotto un livello ampiamente discrezionale e non abbiamo ancora toccato i livelli di contagi che avevamo regi strato nelle scorse settimane a Sanremo e Ventimiglia” ha detto Toti.

Intanto dal comune di Savona fanno sapere che si stanno organizzando per eventuali restrizioni: "In attesa che la Regione comunichi il dato aggiornato dell'indice RT, abbiamo previsto servizi diurni degli Agenti della Polizia municipale, esclusivamente dedicati e rafforzati, nelle zone di maggior frequentazione come il centro storico e i giardini di via delle Trincee; mentre i servizi pomeridiani, dalle ore 16.00 alle ore 18.30, saranno concentrati in piazza Vacciuoli e zona Darsena, luoghi a maggior rischio di assembramento" ha detto il sindaco Ilaria Caprioglio.

"Se l'indice RT dovesse innalzarsi abbiamo valutato l'emissione di Ordinanza sindacale di divieto della somministrazione di alimenti e bevande, nelle giornate di sabato e domenica a partire dalle ore 16.00, per tutti i bar della città; in tal caso resterebbe consentita l'attività di consegna a domicilio.
Colgo l'occasione per rinnovare l'invito alla Cittadinanza a non abbassare la guardia, continuando a porre in essere le disposizioni ministeriali finalizzate alla limitazione del contagio"  ha concluso il sindaco.


Intanto con il taglio di 60 mila dosi di AstraZeneca, che erano previste in arrivo in Liguria per il mese di Aprile, rallenta la campagna di vaccinazione con i medici di famiglia.

Questo significa che i medici avranno a disposizione settimanalmente, circa il 70% di dosi in meno, rispetto alla capacità che si potrebbe mettere in campo, se non ci fosse il taglio nelle consegne del vaccino anglo-svedese che è stato annunciato e che costringerà a una revisione degli appuntamenti già assegnati che dovranno essere spostati.

I medici di famiglia hanno inoltre ricevuto i nuovi parametri a cui dovranno attenersi per prenotazioni e somministrazioni. Vista la penuria di razioni, la Regione ha deciso di abbassare i tetti di dosi settimanali.

I medici di famiglia continueranno a prenotare le vaccinazioni per i propri assistiti, ma a causa dei tagli nella fornitura delle dosi di vaccino “il numero massimo  di pazienti vaccinabili in ogni giornata diminuirà. una volta raggiunto il tetto massimo giornaliero di prenotazioni possibili in funzione delle dosi disponibili, i medici potranno  effettuare ulteriori prenotazioni per i propri assistiti nel primo giorno utile”.