cronaca

Barbara Fabbri, della piscina di Pra': "Per colpa del Covid non arriviamo a fine mese"
1 minuto e 18 secondi di lettura
"Sono amareggiata, delusa e non ho più speranza...".

Poche parole, che si strozzano in gola, poi la commozione prende il sopravvento e toglie il fiato a Barbara Fabbri (nella foto con il giubotto giallo), responsabile del centro fitness della piscina di Pra', ieri in piazza De Ferrari con altri centinaia di manifestanti della protesta Ligure, il mondo delle partite iva in ginocchio per la pandemia.
 
L'amica di Barbara, Valentina Rizzi, anche lei istruttrice di fitness i
n una palestra di Chiavari, quando si accorge della sua commozione le cinge un braccio alle spalle con affetto e la stringe a sè, per confortarla. E le due ragazze che si abbracciano e si guardano negli occhi senza parlare non lascia indifferenti.

"Ormai il problema di arrivare a fine mese lo abbiamo passato due mesi fa, ora siamo oltre - spiega Barbara - I ristori in un primo momento erano arrivati, adesso è da dicembre che non arriva più niente con qualche promessa non mantenuta".

"Chiediamo aiuto per fare aprire queste palestre - riattacca Valentina, l'amica - perché abbiamo bisogno di lavorare, vivere e mantenere le nostre famiglie"

"Rivogliamo vedere la gente - incalza ancora Barbara
- abbiamo bisogno del contatto con le persone, è importante per noi e per loro, prima c'era qua una mia allieva che mi diceva io mi sento male, sto peggiorando, stava già male, partiva già da una condizione fisica debilitante e ora sta peggio, questo deve pensare il governo, la gente si ammala..."