politica

Sistema di vaccinazioni, cig e classificazione delle zone di rischio
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"Leggo che qualcuno, anche nel Governo, immagina che si torni alla normalità dopo l'estate. Non c'è tutto questo tempo: l'estate vale miliardi di Pil e lavoro. Ristoranti, bar, hotel, porti e marine, locali, stabilimenti balneari e molto altro. Dopo questo Decreto che chiude tutta l'Italia senza quella discontinuità che avremmo sperato sui criteri, nessuno può immaginare di far fare agli italiani una primavera e un'estate chiusi in casa, senza lavoro e senza alcuna socialità. Servono coraggio e poche cose per accelerare la campagna vaccinale e ridare all'Italia una speranza". Lo scrive sui social il governatore della Liguria Giovanni Toti.

"Molti partiti che fino a ieri erano all'opposizione le promettevano ai cittadini - ha scritto Toti -. È il tempo di dimostrare la capacità di passare dalle parole ai fatti. Serve semplificazione sulla legislazione dei vaccini, con regole che riducano la responsabilità di chi vaccina e allarghino la platea dei soggetti che possono farlo, serve una burocrazia più semplice per la anamnesi e il consenso informato, e regole che prevedano l'obbligo di vaccino per alcune categorie, come infermieri, operatori sanitari e medici, oppure regole che consentano di spostare da ruoli delicati persone che non volendosi vaccinare possono mettere altri a rischio".

"Serve - ribadisce Toti - un cambio nel sistema degli ammortizzatori sociali, dando un ruolo alle imprese che riassumono i propri dipendenti e modifiche per le regole delle zone di rischio, allargando e restringendo le linee guida ma lasciando come ultima ratio le chiusure generalizzate e consentendo alle Regioni di decidere zona per zona. Qualcuno non sarà d'accordo. Qualcuno forse pensa ancora di proteggere il proprio orticello, basti pensare alla corsa di tante categorie per infilarsi per primi nella lista dei vaccinati. Credo invece che servano ora scelte coraggiose che non guardino al privilegio di nessuno ma alla salvezza di tutti".