
Ora, dopo il lungo stop causato dalla pandemia, ha annunciato di voler affrontare l'intero circuito nazionale in collaborazione con Italian Open Water Tour. Sei tappe di 5-7 km ciascuna, dalla Sicilia alla Lombardia, dalla Campania al Veneto fino alla Liguria. La prima gara è prevista il 5/6 giugno nel suggestivo scenario delle acque di Vulcano, alle Eolie. Quindi il lago di Monate (20 giugno) e il Lago Maggiore a Maccagno (11 luglio). Il programma proseguirà in settembre nelle acque liguri di Noli (12) e nel Lago di Garda a Peschiera del Garda (26) per concludersi nel mare di Ischia il 9 o 10 ottobre.
"L'emergenza sanitaria ci ha imposto una forte decelerazione. Con questo progetto vogliamo guardare al futuro con fiducia e coraggio. Una sfida, sportiva e solidale, che quest'anno affronteremo insieme alle aziende", dice Marcella Zaccariello, che gestisce la comunicazione e il fundraising della non-profit. "Abbiamo appena aperto la pagina di raccolta fondi #MiFidoDiTe - la nuova sfida rivolta ai singoli donatori sulla piattaforma di buonacausa.org", prosegue. Ha già dato la sua adesione la PQE Group, che sarà Main Partner per tutto il circuito e coinvolgerà direttamente i suoi dipendenti (uno o più di loro parteciperanno alle nuotate). L'obiettivo è coinvolgere due aziende per singola tappa e un'azienda del settore del nuoto in acque libere che accompagni la coppia per tutta la 'maratona'.
"Quest'anno vorremmo utilizzare la muta di Alessandro per apporre tutte le firme dei donatori con l'obiettivo di riempire, durante il circuito, l'intera sua superficie", spiega Marcella. In questo modo si spera di raccogliere fondi per RarePartners, che combina donazioni e grant europei e regionali per sostenere lo studio delle malattie rare. I tre principali progetti in corso riguardano la sindrome di Usher (patologia con 2.000-3.000 malati in Italia e di cui Alessandro è testimonial), la fibrosi cistica (collaborazione con Neupharma per lo sviluppo di una forma inalatoria di teicoplanina) e la beta-talassemia (studio clinico all'Ospedale di Ferrara sull'uso di sirolimus).
IL COMMENTO
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