cronaca

L'assessore Viale: "Il codice della strada li equipara alle bici"
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 Ogni mese in media quattro genovesi alla guida di monopattini vengono multati dalla polizia locale per comportamenti non consoni al codice della strada.

Lo svelano le statistiche della polizia municipale
che raccontano come nel 2020 gli agenti hanno elevato 48 multe a chi usa i nuovi veicoli leggeri su due ruote.

Nello stesso periodo sono state elevate ben 550 sanzioni ai ciclisti, un numero molto più elevato perchè il numero dei cicloamatori è molto più alto di chi usa un monopattino.

Il viaggio nel mondo degli appassionati dei monopattini a poche ore dalla tragedia di Marassi, dove una mamma di due figli ha perso la vita dopo uno schianto contro un tir, racconta di un mondo di velocipedi disordinato e senza regole, una confusione figlia di un codice della strada che dal marzo scorso per favorire la mobilità sostenibile e alternativa in nome della lotta alla pandemia ha agevolato comportamenti molti rischiosi.

Lo ammette l'assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale di Genova Giorgio Viale: "Il codice della strada oggi permette ai monopattini di circolare su tutte le strade urbane con i limiti di velocità sotto i 50 Km/h. Il casco è obbligatorio solo per i minori e noi non possiamo intervenire...".

L'assessore aggiunge: "Anche le ordinanze del sindaco servono a poco vista l'esperienza del comune di Firenze che ha provato ad opporsi ed è stato subito stoppato da un ricorso al Tar".


Così oggi un conducente di un monopattino può percorrere quasi tutte le strade
di Genova ad eccezione di quelle a scorrimento veloce dove i limiti sono superiori ai 50 km/h come la Guido Rossa e la strada Sopraelevata Aldo Moro.

"Noi come polizia locale possiamo intervenire solo in caso di guida pericolosa" rimarca Viale.

Appunto i 48 genovesi sanzionati nel 2020, spesso colpevoli delle stesse infrazioni che commettono i ciclisti: circolazione contromano, sul marciapiedi, con due passeggeri e altro.

Il numero di incidenti con monopattino dall'anno scorso ad oggi è ufficialmente fermo a tre, uno nel 202o, due oggi: quello tragico di Marassi e un altro incidente non gravissimo a Dinegro.

In realtà gli incidenti con i velocipedi a motore - come li definisce il codice della strada - sono di più ma non vengono conteggiati perchè i monopattini sono veicoli fantasmi, senza targa e senza obbligo di assicurazione, e così quando i conducenti subiscono un incidente, se non è grave, non ricorrono all'intervento della polizia locale e non vanno in ospedale.

Come è capitato l'anno passato ad un giovane che si è ferito cadendo dal monopattino in via XX Settembre. Quel giorno la polizia locale intervenne, ma il ferito poi preferì allontanarsi in incognito. Di sparire come un fantasma.