cronaca

Un carico destinato alla Malesia. Da novembre scorso fermate 683 tonnellate
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Traffico illecito di rifiuti, con aggravante ambientale, e falso ideologico in atto pubblico: queste le ipotesi di reato per i titolari di tre aziende del Nord Italia che operano nella raccolta, trattamento e commercio di rifiuti speciali. I funzionari dell'Agenzia delle Dogane, verificando l'export di rifiuti plastici verso la Malesia, hanno bloccato l'imbarco di quattro containers al terminal di Genova-Pra', per circa 90 tonnellate di rifiuti. E' stato scoperto un articolato meccanismo di commercializzazione di scarti di materie plastiche, triturati senza il rispetto della normativa in materia e acquistati in Italia da intermediari di Hong Kong, per poi essere spediti a operatori malesi che riciclavano il carico in impianti non idonei.

La collaborazione con le autorità malesi ha permesso di accertare la falsità di alcuni permessi con gli estremi delle aziende italiane e asiatiche coinvolte. Le ditte, in alcuni casi, presentavano il prodotto come materia prima. Da novembre scorso sono state bloccate 7 spedizioni illecite per complessive 683 tonnellate di rifiuti, 10 le persone denunciate, 9 le aziende coinvolte Secondo un rapporto Interpol, a seguito del blocco cinese all'import di 24 tipologie di rifiuti, dal gennaio 2018 a oggi, le esportazioni degli scarti plastici dei maggiori Paesi industrializzati verso la Malesia sono quadruplicate. Il governo malese ha istituito un meccanismo di approvazioni preventive degli esportatori e delle aziende di recupero locali, oltre a un sistema di permessi elettronici per ogni spedizione.