Un paio di lampi del solo Quagliarella non sono bastati ad illuminare la partita della squadra di Ranieri ed il raddoppio di Ramsey in contropiede nel finale è stato l'epilogo fatale di una gara quasi mai in discussione.
Senza infamia e senza lode la Samp, contro una Juve solida in retroguardia e cinica davanti. Yoshida e Colley hanno ben neutralizzato Cristiano Ronaldo, ma quando la manovra si è aperta nulla hanno potuto contro la chirurgica efficacia delle ripartenze bianconere.
Una sconfitta che non fa male: sia perché non è stata una disfatta, sia perché nel secondo tempo si è visto anche qualcosa di buono. Restano i limiti già noti: Keita è un giocatore eccellente, ma discontinuo; Candreva va a corrente alternata; la concentrazione sovente non è al massimo.
Adesso si tratta di ricaricare le pile e preparare bene la trasferta di domenica alle 12,30 a Benevento: un risultato positivo lì significherebbe pedalare in discesa per tutto il girone di ritorno.
IL COMMENTO
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