salute e medicina

Il direttore del dipartimento di Igiene del San Martino fa il punto della situazione
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Alla metà del mese il virus potrebbe attenuare la presa sulla Liguria, e nella nostra regione la situzione non sembra tale da richiedere ulteriori restrizioni. A parlare a Primocanale, nel primo giorno a pieno regime della vaccinazione anti-covid, è Giancarlo Icardi, direttore del dipartimento di igiene del policlinico San Martino: "La situazione in Liguria non è così drammatica da giustificare un innalzamento delle misure. Un rebound era atteso, i numeri dei nuovi positivi ci sono comunque, ma se le misure di distanziamento funzioneranno ci dobbiamo aspettare nei prossimi 10-15 giorni un inizio di discesa".


Oggi intanto nel padiglione 3 del Policlinico San Martino la vaccinazione anti-covid è entrata a pieno regime nei 7 ambulatori: "L'ospedale nella sua organizzazione dopo le tre giornate simboliche dal 27 al 30 dicembre in cui sono stati vaccinati 352 operatori sanitari del San Martino - spiega Icardi - ha fatto una scansione temporale che iniziando oggi ci porterà al 12 gennaio ad avere vaccinato praticamente gli oltre 4000 dipendenti che al momento hanno aderito alla campagna di vaccinazione anti covid".


Secondo il professor Icardi nessun ritardo quindi: conclusione della prima fase il 12-13 gennaio per iniziare la somministrazione della seconda dose il 18 gennaio. Icardi ricorda poi: "Noi specialisti in igiene abbiamo la regola delle 4 P che è prevenzione e profilassi con pazienza e perseveranza di conseguenza la fretta spesso alla lunga non aiuta, noi abbiamo preferito curare di più la parte organizzativa".


In quanti hanno aderito al momento? "Fino ad ora - racconta Icardi - oltre l'85% dei medici, un po' meno la percentuale degli infermieri ma dobbiamo tenere ptresente che molti si sono ammalati durante i mesi scorsi e ogni giorno arrivano circa 60 nuove adesioni quindi puntiamo a superare il 90% delle adesioni".


"Come noto ora il vaccino viene somministrato agli operatori sanitari e a quelli delle Rsa compresi gli ospiti - ricorda Icardi - poi se la consegna del vaccino sarà come definita da Commissario straordinario Arcuri penso che noi con la metà di febbraio dovremmo iniziare la fase due quindi nei soggetti più anziani e quelli più a rischio perché le forze in campo ci sono, si tratta solo di aspettare che ci vengano consegnate le dosi".


Sulla situazione attuale dei contagi in Liguria il prof Icardi non ha dubbi: "La legge dei numeri soprattutto dell'RT che abbiamo imparato a conoscere in tutti questi mesi ci dice che la Liguria è lievemente sopra uno tuttavia dobbiamo considerare che non è solo quello noi abbiamo anche degli indicatori come il carico sugli ospedali, il carico sulle terapie intensive e quindi è logico che potessimo aspettarci, non a livello di Liguria, ma a livello nazionale un minimo di rimbalzo dovuto all'allentamento delle misure che abbiamo visto nel periodo delle feste però in questa fase direi che i numeri non sono tali da giustificare eventuali ulteriori restrizioni, poi vedremo a livello nazionale, proprio per evitare un ulteriore rimbalzo del post Natale, cosa verrà deciso".