
La lettera anomima arrivata il 24 dicembre nella sede della Regione Liguria è ora nelle mani degli investigatori della Digos la lettera anonima. Una lettera scritta a mano e senza alcuna firma, una sorta di diffida a riaprire i bar e ristoranti, minacciando 'danni' e 'bombe' in caso di mancata riapertura. La Questura ha disposto un incremento della vigilanza sotto la sede della Regione Liguria e sotto l’abitazione del governatore Toti.
Sulla lettera, la cui busta ha un timbro illeggibile ma che certamente è passata dal centro di smistamento di Genova, la Digos farà eseguire una serie di accertamenti tecnico-scientifici a cominciare dall’analisi di eventuali impronte.
“Capiamo l'esasperazione di chi non può lavorare, sfamare la propria famiglia, con risarcimenti spesso tardivi e irrisori. Ma sono inaccettabili i messaggi di minacce che parlano di bombe e fanno sprofondare il nostro Paese in un clima d’odio. Ci siamo sempre battuti per misure equilibrate a difesa delle nostre imprese. Continueremo a farlo ma non certo perché spinti da minacce e insulti. Grazie a tutti per la solidarietà bipartisan ricevuta in queste ore, non ci fermiamo!”, così scrive il Presidente Toti sulla sua pagina social in risposta alla notizia.
IL COMMENTO
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