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Per l'infettivologo "una scelta incomprensibile", San Marino apre al Capodanno
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L'Italia zona rossa a Natale "è una scelta incomprensibile e un compromesso che non porterà a nulla". Così il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria, boccia l'ipotesi su cui sta lavorando l'esecutivo. "E' una scelta sbagliata che va contro i principi su cui ci siamo mossi fino a oggi".

"Da quello che sto vedendo in queste ora manca la coerenza a livello decisionale. I provvedimenti con i vari colori nelle regioni (rosse, arancioni e gialle) avevano un razionale scientifico basato sui 21 indicatori. E nel Dpcm si parlava di interventi a livello locale. Quest'ultima cosa è importante perché nel Paese ci sono aree di alcune regioni, penso al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia, che avrebbero bisogno di interventi restrittivi da subito e non nei festivi e prefestivi", prosegue Bassetti.

"Il non volere prendere provvedimenti che vadano contro alcune categorie è sbagliato è inutile chiedere di fare una enorme zona rossa del Paese dove ci sono tante aree che hanno Rt a 0.7 o 0.6 e poi non intervenire con provvedimenti ancora più drastici dove l'Rt è più alto o dove gli ospedali stanno scoppiando. In alcune aree le cose vanno male e i provvedimenti andavano presi settimane fa. C'è poca coerenza, non per colpa del Governo ma di alcuni governatori, non si può scaricare sul governo la capacità di fare o meno le zone rosse. Le Regioni dovrebbero intervenire con i sindaci e individuare a livello locale le zone dove è necessario chiudere", rimarca l'infettivologo genovese.

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"Qual è il mio pensiero sulle chiusure ulteriori a Natale?
Hanno rotto ufficialmente i co....ni! Loro devono chiudere per la tutela dei cittadini italiani, ed è giusto, ma devono fare come la Germania, che dà l'80% alle imprese e ai dipendenti! Dovete chiudere? Bene, è giusto. Ma lo Stato italiano deve tutelare le aziende, è suo obbligo. Questo trattamento non è più accettabile". E' il duro sfogo dello chef Gianfranco Vissani, che commenta le nuove misure che vedranno l'Italia totalmente 'zona rossa' nei giorni a cavallo di Natale.

"Il problema è che a questi non gli frega un c...o! Stanno giocando con il culo degli altri, perché sanno che prendono gli stipendi tutti i mesi. E' un anno che andiamo avanti con questo teatrino. E' vergognoso, allucinante. Non hanno denari. I soldi che hanno preso quando arriveranno? Nel 2025? Quando siamo tutti morti? Chiudere è giusto, è una tutela, ma devono pagare. La Costituzione tutela il diritto al lavoro. Forse non lo sanno, forse gli è sfuggito. Ora c'è il pericolo della terza ondata, e magari la quarta, la quinta. Cosa facciamo nel frattempo? Moriamo tutti di fame?", prosegue lo chef umbro.

A San Marino invece il cenone di Capodanno sarà possibile fino all'una di notte. Il Governo sammarinese varerà un decreto con il quale prolunga l'orario di apertura dei locali e dei ristoranti per il 31 dicembre. Lo ha anticipato il segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta. "Purtroppo non ci sono delle misure che scientificamente garantiscono una diminuzione dei contagi, molto del dibattito attorno alle misure è usato appositamente per fare polemica, spesso e volentieri lo vediamo in Italia, di matrice politica. Abbiamo ritenuto, insieme alla struttura sanitaria che piuttosto che chiudere a mezzanotte e lasciare che gli avventori facessero il brindisi fuori dal locale, meglio è che restino all'interno" con le dovute misure di sicurezza, mascherina e distanza.