cronaca

A Genova Sampierdarena durante la preparazione dei pacchi alimentari
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Dall'inizio dell'emergenza Covid a Genova sono 1500 le famiglie in più che si sono rivolte alla Comunità di Sant'Egidio per ricevere un pacco alimentare. Persone in parte conosciute già dai volontari ma anche tanti volti nuovi. L'estate aveva rappresentato un momento di calo di richieste ora a bussare alla porta c'è di nuovo una lunga fila di persone.


"Attualmente le famiglie aiutate sono 2500, i centri di distribuzione cibo sono passati da 3 a 8 per un totale di 5000 pacchi consegnati ogni mese - spiega Andrea Chiappori responsabile della Comunità di Sant'Egidio Genova e Liguria - e per Natale e oltre ci aspettiamo un nuovo aumento di richieste di aiuto".


Dopo il centro storico, il secondo quartiere per numero di richieste è quello di Sampierdarena. Qui il responsabile di Sant'Egidio è Rinaldo. Lo incontriamo mentre scarica scatole di viveri insieme ad altri volontari.


"A Sampierdarena abbiamo avuto un aumento di richieste di aiuto del 35% - spiega - da noi vengono famiglie di 39 nazionalità diverse per fortuna i volontari non mancano ma abbiamo bisogno di soldi e cibo per aiutare di più e meglio queste persone".


Per capire la portata del bisogno e di quanto è già stato fatto in questi ultimi mesi da Sant'Egidio in questo quartiere genovese basta scorrere la quantità degli aiuti distribuiti: "Sei tonnellate di pasta, quattro tonnellate di zucchero, tre tonnellate di riso, oltre sette quintali di formaggio fresco - racconta Rinaldo - quasi 10 quintali di tonno in scatola, una tonnellata di biscotti, tremila litri di olio, quasi 400 omogeneizzati per bambini, quattromila litri di latte numeri enormi ma che ora non bastano più perchè ci sono tante famiglie numerose e il bisogno aumenta".


Il pacco ora viene consegnato due volte al mese non più nei sacchetti ma in alcuni cestini da cui poi le persone prendono gli alimenti direttamente
. "Una scelta dettata da una parte dalla necessità di ridurre i costi dei sacchetti perchè in questo periodo dobbiamo stare attenti su tutto - racconta Andrea Chiappori responsabile della Comunità di Sant'Egidio Genova e Liguria - e dall'altro per un attenzione all'ambiente".


Un appello arriva poi in particolare in vista del Natale: "Vorremmo rendere i nostri pacchi più 'dolci' - conclude Rinaldo - con torroni, pandori e panettoni ma abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti i genovesi e non solo".


Per aiutare Sant’Egidio: www.santegidioliguria.org