
"Il Covid ci ha sottoposto a sacrifici particolari. Ho lasciato la famiglia in Brasile anche perché stavamo segregati in stanza singola. Ad una certa ora - racconta alla "Gazzetta" - potevamo incontrare anche altri giocatori. L'organizzazione è stata perfetta, protetti al massimo per evitare contagi. In Cina ora la gente gira liberamente per strada senza mascherine. Però non abbiamo potuto festeggiare con i tifosi, era vietato. In compenso i play off li abbiamo disputati in stadi pieni".
IL COMMENTO
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