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Nonostante un aumento dello stipendio a tre cifre
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"Ci sono momenti in cui tutti dovrebbero chiedersi 'cosa posso fare io per il mio Paese?' e non cosa il mio Paese può fare per me. Francamente, lo sciopero del pubblico impiego proclamato per il 9 dicembre, in piena pandemia, lascia perplessi". Così, in un post su Facebook, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti commenta lo sciopero dei dipendenti pubblici annunciato per il 9 dicembre. Stupita anche la Ministra della Funzione fubblica, Fabiana Dadone, secondo cui lo sciopero è uno strumento di cui bisognerebbe avere “più rispetto”.

"Nessuno mette in discussione le legittime rivendicazioni, né gli strumenti tipici del sindacato, come lo sciopero", precisa il governatore. "Ma incrociare le braccia mentre la nazione è impegnata nello sforzo bellico contro il covid è qualcosa che suona surreale. E, consentitemi, anche un filo provocatorio verso tutti quei cittadini che vorrebbero lavorare, ma non possono farlo perché le loro attività hanno le saracinesche chiuse per legge, per evitare che il virus si espanda e, dunque, per difendere dal contagio anche coloro che il 9 dicembre sciopereranno".

Toti rileva che "il covid, che la scorsa primavera ci ha uniti, oggi sta dividendo sempre di più questo Paese: ci sono persone garantite, che nonostante il virus ricevono ogni mese il loro stipendio, e persone costrette a non lavorare per tutelare la salute di tutti. E sono proprio loro, i non garantiti, che meritano rispetto e attenzione". Il governatore conclude il post con una delle sue citazioni preferite: "Come disse l'ammiraglio Nelson ai marinai inglesi prima della battaglia di Trafalgar: in questo momento cruciale, la nazione si aspetta che ogni uomo faccia il suo dovere fino in fondo. Scioperare, proprio nel ponte dell'Immacolata, non mi sembra all'altezza del ruolo che sindacati e lavoratori hanno avuto nella nostra storia. Torniamo uniti".

"Lo sciopero dei comparti pubblici è ora perché la Legge di Bilancio sarà approvata entro dicembre e in essa non ci sono le risorse per assunzioni, sicurezza e rinnovo dei contratti, scaduti da due anni. Surreale sarebbe protestare a legge approvata senza aver lottato per i propri diritti. E il diritto che rivendicano i lavoratori pubblici è di lavorare in sicurezza e meglio per i cittadini. Purtroppo la sicurezza di chi cura, protegge, e garantisce servizi essenziali non è stata garantita durante la prima fase della pandemia, come il presidente sa. E senza assunzioni e innovazione della pubblica amministrazione, a cominciare dai servizi territoriali e di prevenzione, la sicurezza non sarà garantita neanche in futuro per tutti i cittadini", ha replicato Nicola Dho, segretario generale Fp Cgil Liguria.

Secondo gran parte dell’opinione pubblica
, gli impiegati statali sono tra le categorie di lavoratori che hanno meno subito le conseguenze della pandemia. Per la maggior parte di loro c’è stato il ricorso allo smart working per mesi, senza dimenticare poi che per questi lo stipendio, come è giusto che sia, è sempre stato garantito mentre per molti lavoratori del settore privato c’è stato lo spettro della cassa integrazione. Nella Legge di Bilancio 2021 non c’è quell’aumento di risorse per il rinnovo del contratto del pubblico impiego tanto richiesto dai sindacati, un contenzioso che va avanti  da mesi. Il Governo ritiene che la dotazione a disposizione per il rinnovo del contratto sia più che sufficiente, tanto da garantire un aumento dello stipendio a tre cifre: si parla di circa 112 euro medi e lordi.