salute e medicina

Richiesta al ministero della salute per trattamenti univoci sui pazienti Covid
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"Alcuni dei 21 parametri sono molto complicati e penso che alcuni sono più importanti di altri. Il sistema non è fatto male, ma quando si guardano l'Rt, il riempimento degli ospedali, l'affollamento dei pronto soccorso e delle terapie intensive e infine il numero dei tamponi positivi sul totale di quelli fatti, ecco che 4-5 parametri sono più indicativi rispetto ai 21". Lo ha affermato Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e membro dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria.


Governo e Regioni si sono dati appuntamento per discutere sui temi legati alla gestione della pandemia, tra i quali i 21 parametri per decidere le zone gialla, arancione e rossa. "Rivedere i parametri potrebbe essere d'aiuto anche ai tecnici che devono immettere ogni giorno i dati potremmo essere più veloci riducendo il numero e anche l'algoritmo potrebbe lavorare meglio. Il sistema dei colori va bene, ma occorre anche che le Regioni possano passare da una zona di rischio alta a una più bassa in maniera più veloce se gli indicatori sono rientrati nella normalità", prosegue Bassetti. Sulla possibilità che il comitato tecnico scientifico alleggerisca le misure restrittive per alcune attività commerciali dopo il 4 dicembre, Bassetti conclude "probabilmente hanno in mano dei dati che dicono che la situazione sta migliorando rapidamente. Riaprire aprire bar e ristoranti significa permettere a tanti italiani di sopravvivere".

Medici e operatori sanitari intanto si schierano col professore genovese.
E' stata avviata su Change.org (CLICCA QUI)  una petizione rivolta al ministro della salute Roberto Speranza per la necessità, definita “urgente”, di adottare criteri standardizzati su base Nazionale per il trattamento ospedaliero e domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19, stratificati per classe di rischio. Nella missiva si fa riferimento anche al protocollo di cure domiciliari per pazienti positivi al Covid, messo a punto da Bassetti. Il piano che prevede in modo puntuale le terapie da seguire nei diversi casi di positività che non richiedono la necessità di cure ospedaliere, con tre differenti categorie identificate: i “positivi asintomatici”, i “sintomatici lievi” e i “sintomatici moderati” (CLICCA QUI) .

Bassetti trova un sostegno crescente tra i colleghi, che replicano di fatto a una analoga raccolta di firme che alcuni medici avevano fatto contro la sua nomina a coordinatore della gestione dei pazienti Covid del direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino, reo secondo i promotori di aver scatenato “una reazione spropositata, basata su disistima personale espressa in modi grossolani e non supportata da valutazioni scientifiche e/o da dati di letteratura”. L'obiettivo della sottoscrizione 'pro Bassetti' mira a spingere il Ministero della Salute affinché si adoperi per adottare univoci criteri per il trattamento dei pazienti Covid 19 e che vengano applicati quanto prima: “Chiediamo pertanto che il ministro metta a disposizione tutti i mezzi necessari per identificare ed applicare criteri standardizzati di ricovero e cura in tutto il territorio Nazionale” si legge.