Federconsumatori "si costituirà parte civile al processo che vede coinvolta Autostrade". Una decisione, spiega l'associazione in una nota, presa alla luce delle accuse di "attentato alla sicurezza e frode sulle forniture" nei confronti di Autostrade a seguito degli accertamenti emersi dal fascicolo satellite nato dal filone principale sul crollo di ponte Morandi. Si tratta di un'indagine, sottolinea Federconsumatori, "nata in realtà ancora prima: già nel 2016 e 2017 furono segnalati dei cedimenti sulla A12, i pannelli non ressero al vento e finirono sulla carreggiata. A quanto si apprende Autostrade constatò dei difetti di progettazione e installazione delle barriere".Un punto su cui riferisce il gip Paola Faggioni: "Al fine di evitare ingentissime spese per l'immediata sostituzione delle barriere, ha adottato misure del tutto inadeguate che non hanno eliminato il pericolo". Per l'associazione è un "comportamento irresponsabile, che riaccende i riflettori sulla grave mancanza di sicurezza sulla nostra rete autostradale" e chiede che, "mentre dilaga la polemica sulle concessioni", venga ripensata "l'assegnazione nei termini della massima trasparenza e del più assoluto rigore nell'applicazione degli obblighi che esse prevedono, a partire dal vincolo a reinvestire le risorse derivanti dai pedaggi in manutenzione e interventi per la sicurezza, senza trasformarli unicamente in utili da redistribuire".
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