cronaca

Il commento del sindaco di Rapallo dopo le intercettazioni venute a galla
2 minuti e 9 secondi di lettura
"Avevo iniziato un percorso di segnalazioni ad Autostrade, con profondo imbarazzo, perché non ricevevo mai risposte concrete" a raccontarlo è il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco. In una delle intercettazioni che hanno portato la guardia di finanza ad adottare le misure nei confronti dell'ex ad di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci, il direttore delle operazioni Paolo Berti e Michele Donferri Mirella finiti ai domiciliari. Mentre Stefano Marigliani, direttore del primo tronco, Paolo Strazzullo e Massimo Miliani hanno subito misure interdittive.

Al centro lo scandalo delle barriere fonoassorbenti lungo le tratte autostradali della Liguria. "Alcune erano incollate col vinavil". Un quadro che fa emergere la gestione delle barriere e come erano state montate. Con Donferri che "ribadisce l'eccessivo costo di un'eventuale azione di adeguamento delle barriere integrate Integautos, che su 400 chilometri" del primo tronco delle Autostrade di Genova "costerebbero 140 milioni di euro".

"Quante sono le ribaltine scese – chiede Donferri – e quanti i Comuni che hanno rotto il c…? Solo Rapallo ha rotto il c…". E poi, ridendo: "Gliele abbiamo ritirate su e ci siamo inventati il criterio della manutenzione…". Questo è solo un estratto delle intercettazioni. E' qui che emerge come "a rompere il c..." per la questione barriere fonoassorbenti sia stato il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco. Lo stesso primo cittadino che aveva nel passato ad Autostrade per l'Italia chiarimenti sulla situazione delle barriere visto le proteste di alcuni cittadini.

"I residenti mi segnalavano che avevano delle problematiche su queste barriere - spiega ancora Bagnasco -, ero anche andato a casa dei singoli cittadini con uno strumento che misura la rumorosità prima e dopo che venissero montate (le barriere ndr) e avevamo riscontrato delle anomalie. Avevo allora iniziato un percorso di segnalazioni ad Autostrade, con profondo imbarazzo, perché non ricevevo mai risposte concrete".

Un problema andato avanti per lungo tempo con le conseguenze ovvie per quanto riguarda i cittadini che dovevano subire i fastidi provocati dalla presenza di barriere non in grado di attutire i rumori che arrivavano dall'autostrada. Alla lunga la rumorosità destabilizza la vita quotidiana e qualche cittadino si è visto peggiorata la qualità della sua vita - racconta ancora il primo cittadino di Rapallo -. Tutta questa è una brutta, triste e amara storia e apre un futuro non bello. In questa Italia c'è tanto da cambiare in modo radicale, tante norme che non hanno funzionato così come l'iter delle segnalazioni" conclude Bagnasco.