Prima dell’inizio della pandemia non avevano particolari problemi, ora non riescono più a pagare l’affitto, le bollette e a fare la spesa: è il popolo dei ‘nuovi poveri’ che a Genova rappresenta 2500 persone con un aumento del 40% circa. Numeri assolutamente sottostimati.“La povertà sta aumentando e sta tornando a livelli preoccupanti – racconta Lucia Foglino responsabile osservatorio povertà Caritas Genova – a Genova come a livello nazionale si parla di un 40 % circa”.
Un’impennata di richieste d’aiuto che non si vedeva dal 2015: “Abbiamo visto un aumento di circa il 35 - 40% che probabilmente aumenterà ancora spiega Foglino - recentemente mi dicevano che dal Ponente tutte le settimane abbiamo quattro o cinque famiglie nuove”.
Sempre più vite stravolte dalla cosiddetta pandemia economica: tra loro chi ha ricevuto la cassa integrazione in ritardo, chi faceva lavoretti, o lavori stagionali.
Nel momento di massima emergenza la Caritas genovese ha distribuito 70mila euro di buoni acquisto in catene di supermercati e distribuito pacchi alimentari raggiungendo 4mila persone.
Altri aiuti sono passati attraverso un sostegno diretto di particolari bisogni che ora però è fermo per mancanza di fondi: “Il progetto Tobia mira a soddisfare o perlomeno a far uscire dalla fase acuta del disagio provocato dalla pandemia le famiglie che hanno chiesto aiuto magari col pagamento di due affitti rimasti indietro o col sostegno all'informatica per la scuola a distanza – racconta Foglino – abbiamo aiutato 185 famiglie per circa 500 persone quindi per un ammontare di 173.000 euro. In questo momento il progetto è fermo perché i soldi sono finiti se qualcuno ha voglia di contribuire può farlo attraverso il conto che si può trovare sul sito della Caritas”.
11° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 03 Novembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 02 Novembre 2025
leggi tutti i commentiSalis contro le primarie, sconfessata l'elezione di Schlein a segretaria Pd
E se la Salis va a Roma, che vada, il Pd ora ha Terrile in pista