politica

Non legato alla malavita organizzata
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Sono cinque gli imputati al processo sul cosiddetto voto di scambio 'light' (non legato alla malavita organizzata), alle elezioni comunali del 2011 di Diano Marina, assolti oggi dal giudice Antonio Romano, di Imperia, per l'avvenuta prescrizione del reato. Si tratta dello stesso procedimento per il quale hanno rinunciato alla prescrizione, proposta dallo stesso pm Luca Scorza Azzarà, l'allora e attuale sindaco, nonché candidato presidente alle regionali liguri, Giacomo Chiappori e l'ex assessore Bruno Manitta.


Gli assolti di oggi sono: l'ex vicesindaco, Cristiano Za Garibaldi; l'ex assessore allo sport Francesco Bregolin; l'allora amministratore unico della municipalizzata "Gm spa", Domenico Surace col padre di quest'ultimo, Giovanni Surace e il commerciante ambulante, Giovanni Sciglitano. Chiappori e Manitta, che vogliono essere assolti con formula piena, saranno giudicati con rito ordinario.

 

 

 

L'ipotesi principale dell'inchiesta sul voto di scambio light riguardava la presunta promessa di Chiappori (in concorso con gli altri imputati) di nominare Domenico Surace amministratore unico della societa' municipalizzata "Gm", in cambio dell'appoggio elettorale. Nell'ambito dello stesso procedimento l'allora sindaco Chiappori era anche accusato di tentato abuso d'ufficio, in merito alle presunte spiegazioni chieste dal sindaco a un agente della polizia municipale che aveva multato il titolare di un locale pubblico per l'uso di un dehor ritenuto abusivo.