Autostrade, stop alle riduzioni ai pedaggi ma non ai disagi: la Valle Stura in rivolta

C'è grande indignazione per i residenti della Valle Stura dopo lo stop delle agevolazioni sui pedaggi autostradali. Allo scoccare del primo di settembre, infatti, Autostrade ha comunicato che l'esenzione della tariffa "continuerà a essere riconosciuta per i percorsi della cerchia cittadina genovese, quindi tra i caselli di Genova Pra', Ge Pegli, Ge Aeroporto, Genova Ovest, Ge Bolzaneto e Genova Est".

Ma se i pedaggi si pagano di nuovo, d'altro canto non sono terminati i disagi tra scambi di carreggiata, restringimenti di corsie in galleria e le relative code. Per questo anche il sindaco di Masone, Enrico Piccardo, nonché coordinatore dei piccoli Comuni di Anci Liguria, assieme ai comuni delle valli Stura, Orba e Leira si sono appellati ad #ASPI, al Mit ed agli Assessori regionali alle infrastrutture di regione Liguria e Piemonte per vedere ripristinata al più presto la gratuità del tratto, "dal momento che l'attuale situazione è tutt'altro che priva di interruzioni e disagi (in previsione anche del corposo lavoro previsto sulle onduline)", così sui social.

"L'attuale assetto non giustifica ancora il ripristino della tariffa e i lavori previsti ad ottobre potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione. Riteniamo fermamente che sulla tratta Masone-Ovada e viceversa non abbia senso rimettere la tariffa con la frana del Gnocchetto attiva e relativa chiusura ad ogni allerta meteo", prosegue poi il post. Proprio Piccardo a Primocanale ha raccontato di come non fosse arrivata nessuna precedente comunicazione da parte di Autostrade e ha ricordato i troppi disagi patiti dalla vallata già a partire dal crollo del viadotto "Madonna del Monte" in A6, lo scorso novembre 2019. Disagi che da allora non sono mai terminati, dal crollo di una parte della volta nella galleria Berté a tutti i lavori che hanno continuato a interessare la tratta quest'estate e continuano tutt'ora.

(Foto da Facebook)