Nella mattina di ieri, assieme ad altri colleghi del territorio, Giancarlo Campora, davanti alle telecamere di Primocanale. aveva rivissuto il biennio lasciato alle spalle dopo il crollo del Ponte Morandi. Ventiquattro mesi di estrema difficoltà legata a trasporti, collegamenti, economia, socialità che, in parte, prosegue tutt'oggi come raccontano nelle interviste sotto (vedi link). Riferimento, il taglio del nastro del Genova San Giorgio. In serata, poi, toni ancora più espliciti: "I sindaci della valle tenuti alla larga dall'inaugurazione del nuovo ponte. Per fortuna, dico io. Anche perchè, come sempre, noi, alle cerimonie preferiamo il sobrio ricordo delle vittime. Unire nuovamenteGenova è stato sicuramente un grande lavoro. Il ponte servirà a rimettere in moto la nostra città. Ma da adesso occorrerà un altrettanto grande lavoro per ricucire il tessuto sociale della nostra Valpolcevera di cui l'alta valle è parte integrante. E i sindaci ci saranno. Come sempre" dichiara il primo cittadino di Campomorone che alle porte del suo territorio vanta uno storico ponte ferroviario già presente sui libri di storia dell'architettura (vedi foto).
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