salute e medicina

Attraverso gruppi di ascolto, indagini anonime e visite psicologiche
1 minuto e 17 secondi di lettura
Per reagire alle ricadute psicologiche provocate dall'emergenza coronavirus sugli operatori sanitari e non solo parte a Genova il progetto 'Geco' (Gestione emotiva Covid-19), nato dalla collaborazione tra l'ospedale Galliera e la Asl3. Un'iniziativa che intende offrire un supporto psicologico a seguito della pandemia attraverso gruppi di ascolto, indagini anonime e visite psicologiche.

"E' facilmente comprensibile come l'emergenza covid abbia esposto gli operatori sanitari a condizioni organizzative, relazionali, psicologiche e riguardanti la sicurezza che hanno rappresentato e tuttora rappresentano una fonte di particolare di stress emotivo. Il timore di contrarre l'infezione e di trasmetterla ai propri familiari, l'essere possibili testimoni di decessi anche tra colleghi e familiari, l'essere separati spesso dalla famiglia, e, infine, la necessità di fornire un maggiore supporto emotivo ai pazienti in isolamento", spiegano i responsabili del progetto delle due aziende.

"A ciò si aggiunge lo stress correlato ai cambiamenti nelle pratiche e nelle procedure di lavoro con turni di lavoro incalzanti, fatica fisica legata all'utilizzo dei dispositivi di protezione, riduzione delle risorse umane e, in alcuni casi, essere chiamati a intervenire in discipline diverse da quelle di appartenenza. Il progetto offrirà agli operatori interventi di supporto emotivo, previa indagine conoscitiva effettuata attraverso un questionario anonimo. Contrariamente a quanto si può pensare l'emergenza può impattare negativamente sul benessere psicofisico degli operatori in termini di sviluppo e persistenza nel tempo di sintomi da stress post-traumatico, anche nel medio periodo, cioe' anche dopo il culmine epidemico e il momento di massimo impegno professionale e personale", concludono i responsabili.