porti e logistica

Sono 1.125 le imprese che hanno presentato domanda
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Vista la situazione devastante in cui si trova il mondo dell’autotrasporto sembra quasi un acconto ma almeno la fase degli indennizzi per i disagi causati dal crollo del ponte Morandi sono stati pagati in tempi rapidi: la procedura si è infatti conclusa oggi, in meno di un mese. I camionisti che hanno dovuto attraversare Genova, a causa del crollo, hanno dovuto circumnavigare la Liguria, un provvedimento che potrebbe essere pensato anche in futuro con il nuovo ponte operatio (a fronte di nuovi indennizzi) per evitare nuovi congestionamenti al nodo di Genova.

Le imprese che hanno presentato domanda all’autorità di sistema portuale di Genova e Savona sono 1.125: le risorse per l'anno 2019 ammontavano a 80 milioni e altrettanti sono previsti per l'anno 2020 che verranno erogati nel 2021.


Per quanto riguarda le altre forme di sostegno ai lavoratori, sono stati conclusi già da inizio anno i pagamenti una tantum da 15mila euro dedicati ai commercianti e liberi professionisti. La Struttura commissariale per l'emergenza nei mesi scorsi aveva richiesto al Governo la possibilità di poter utilizzare i fondi non erogati per risarcire altre categorie economiche escluse dalla Legge Genova. Al momento si attende una risposta in merito.

Infine si stanno concludendo, tramite la Camera di Commercio di Genova, anche i risarcimenti per le aziende che avevano chiesto un indennizzo a fronte di un calo del fatturato, in seguito alla tragedia del Morandi. "I risarcimenti per le categorie economiche che piu' hanno patito dopo il crollo del Morandi sono praticamente terminati e sono pagamenti arrivati in tempo record, se si pensa alla media nazionale per cui si riceve un ristoro dopo un danno subito. In meno di un mese abbiamo chiuso anche il ristoro per l'autotrasporto - spiega il commissario delegato per l'emergenza di ponte Morandi Giovanni Toti - a dimostrazione che il modello Genovaa ha funzionato anche per i rimborsi. Ora attendiamo di avere risposte dal Governo per risarcire le categorie economiche escluse dalla Legge Genova, così da ampliare ancora di più la platea dei rimborsi per chi ha sofferto maggiormente dal punto di vista economico dopo il crollo del viadotto sul Polcevera".