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Il lockdown ha messo a dura prova anche i centri di didattica e allenamento per la boxe
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Dal 25 maggio riprende anche l'attività delle palestre di pugilato. Le società affiliate potranno tornare ad organizzare corsi di boxe, sia agonistico che amatoriale, attenendosi alle Linee Guida emanate dalla Presidenza dei Consiglio dei Ministri ed al relativo Protocollo operativo per l’attività di base predisposto dalla Federazione.

In particolare, sarà importante rispettare le regole di distanziamento, evitando assembramenti, e le norme igienico sanitarie. Ovviamente, per adesso sarà consentito l’allenamento solo in forma individuale ad esclusione di quelle metodiche che prevedono il contatto (sparring, guanti, figure con il maestro, ecc.).

Finita questa fase, la Federazione sarà pronta ad elaborare un nuovo protocollo che potrà essere utilizzato quando ripartiranno le competizioni sportive di pugilato che per adesso sono ancora sospese, ai sensi del DPCM del 17 maggio u.s., come per tutte le altre discipline.

Nel frattempo, il Presidente Lai e la sua squadra di governo stanno predisponendo una nuova manovra economica a sostegno delle società e dell’intero movimento. Una prima fase ha previsto l'erogazione di 390mila Euro a società e tesserati.

Il nuovo piano di supporto sarà definito a luglio  e da quel mese le società potranno contare su un altro significativo innesto di liquidità per le loro casse, in attesa che riprendano anche le riunioni pugilistiche.