cronaca

Settimo anniversario del crollo che ha provocato 9 vittime
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Il Coronavirus ha interrotto, al momento, i processi e le indagini sul crollo della Torre piloti, abbattuta il 7 maggio 2013 dalla motonave Jolly Nero per una manovra errata. Per il 12 marzo era stata fissata l'udienza in Cassazione per il filone principale, quello sul crollo, ma con il lockdown è stata sospesa a data da destinarsi. In appello era stato assolto il pilota del porto Antonio Anfossi (in primo grado era stato condannato a quattro anni) ed erano state confermate le assoluzioni per Giampaolo Olmetti, comandante d'armamento, e per il terzo ufficiale Cristina Vaccaro. I giudici avevano ridotto la condanna al comandante della Jolly Nero Roberto Paoloni (da 10 anni e 4 mesi a 9 anni e 11 mesi).

In primo grado il primo ufficiale della nave cargo Lorenzo Repetto era stato condannato a 8 anni e 6 mesi (pena confermata) e a 7 anni il direttore di macchina Franco Giammoro (confermata). La compagnia armatrice era stata condannata al pagamento di un milione e 500mila euro perché ritenuta responsabile di illecito amministrativo relativo al comportamento del comandante. La pena era stata confermata.

Il secondo filone relativo alla costruzione della torre che vede imputati costruttori e datori di lavoro delle vittime è ancora in primo grado e si sta cercando di capire dove svolgere le prossime udienze nel rispetto delle nuove norme sanitarie. La procura aveva inizialmente chiesto l'archiviazione. Era stata la tenacia della mamma di Giuseppe Tusa, una delle vittime, a fare approfondire le indagini e a portare a 12 indagati. Il terzo filone, quello sulle presunte certificazioni 'facili', e che vede indagate 35 persone, tra dipendenti della società di certificazione navale e militari della capitaneria, è ancora in fase di indagini preliminari.

Nel giorno del settimo anniversario è stata posta una corona alla lapide che al Porto Antico ricorda i 9 morti nel crollo della Torre Piloti. Alla cerimonia hanno partecipato il comandante della Capitaneria Nicola Carlone e il sindaco di Genova Marco Bucci rendendo omaggio alle vittime i cui nomi sono incisi sulla stele davanti alla Capitaneria: Daniele Fratantonio, Giovanni Iacoviello, Davide Morella, Marco De Candussio, Giuseppe Tusa, Francesco Cetrola, Michele Robazza, Sergio Basso, Maurizio Potenza.

"Genova non dimentica le nove vite spezzate 7 anni fa, niente può fermare il ricordo" ha detto il governatore Giovanni Toti. "Genova non dimentica e tiene conto delle tragedie che ha sofferto. Il messaggio è quello di ricordarci quanto è successo perché non succeda più e perché le nuove cose siano fatte in modo migliore", ha concluso Bucci.