
È la raccomandazione della Società Italiana dell'Ipertensione Arteriosa-Lega Italiana contro l'Ipertensione Arteriosa (SIIA), in riferimento a notizie circolate sulla presunta relazione tra assunzione della terapia farmacologica antiipertensiva (ACE-inibitori, sartani) e rischio di infezione da coronavirus, con la possibilità di sviluppare forme gravi di COVID-19.
"Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, questa relazione rappresenta solamente una ipotesi di lavoro e di ricerca, che non deve assolutamente portare il paziente iperteso a sospendere la terapia antiipertensiva", afferma Claudio Ferri, past president SIIA e Direttore della Medicina Interna presso l'Università degli Studi dell'Aquila. Come tutte le ipotesi, conclude, "dovrà essere sottoposta al vaglio della ricerca clinica, che la SIIA sosterrà con vigore e determinazione sia nell'ambito italiano che internazionale attraverso collaborazioni, con l'obiettivo di raccogliere dati scientificamente attendibili nel più breve tempo possibile".
IL COMMENTO
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