"I dati di febbraio, dicono che il porto sta lavorando abbastanza. Ma la contrazione dei servizi dalla Cina si riverbererà sul porto di Genova a marzo/aprile, con un calo di alcuni punti percentuali". Il presidente dell'Autorità di sistema portuale di Genova e Savona, Vado ligure, Paolo Emilio Signorini, fa il punto dei riflessi del coronavirus sui traffici. "Oltre una decina di servizi dal Far East hanno notificato che non toccheranno Genova" aggiunge. Per quanto riguarda i provvedimenti negli scali in caso di un possibile aggravamento della situazione del virus "è evidente che nel nostro caso un blocco del'attività si propagherebbe a tutto il Nord Italia" sottolinea Signorini, visto che 5.550 mezzi pesanti ogni giorno arrivano e partono dai porti di Genova e Savona e raggiungono Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e "il porto di Genova copre il 65% dell'import-export extra Ue della Lombardia".
Un tavolo tecnico sta intanto lavorando ad alcune proposte normative per le misure da proporre per lo scalo se la situazione si aggravasse: ad esempio individuare una zona isolata per i controlli, in modo da non interferire con l'attività. Inoltre 'Autorità portuale con la Capitaneria sta valutando la scelta di un sito che possa essere idoneo per far ormeggiare navi che abbiano bisogno di controlli e accertamenti per periodi lunghi
7° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 17 Novembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 16 Novembre 2025
leggi tutti i commentiDemografia, in Liguria e in Italia tema di sola propaganda politica
“San Marcellino” compie ottant’anni e continua a “aprire porte” agli ultimi