
Il killer, questa mattina, chiamato a deporre in tribunale, ha letto una lunga lettera in cui ha accusato i media di aver spesso riportato verità distorte
"Non sono un mostro - ha puntualizzato - Non è stato un femminicidio, volevo riprendermi i soldi che lei mi aveva portato via. Fossero stati due uomini avrei reagito allo stesso modo.
Poi ha voluto raccontare i momenti dell'arresto.
"Non mi sono costituito perché ‘braccato’, ma solo perché ho saputo di aver ferito una bambina. In questi mesi su di me si sono dette un sacco di menzogne, si è parlato di violenza e maltrattamenti… condannatemi per quello che ho fatto, è giusto, ma non fatemi passare per un mostro“.
La prossima udienza è prevista per il 9 marzo mentre la sentenza è attesa per il 24 marzo.
IL COMMENTO
Elezioni Genova 2025: dall'Ecuador all'Iran, ecco gli stranieri in corsa per il Comune
A Genova un terzo tempo stile rugby, i politici se ne dimostrino capaci